L’Intarsio Sorrentino, stupefacente gloria nazionale da (ri)scoprire
Sorrento oggi è nota per mille ragioni, dai limoni al commovente canto di Dalla, dalle delizie della penisola sorrentina al panorama del Golfo, ma un tempo la sua fama era legata a un prodotto artigianale adesso in declino: la tarsìa lignea.
“Il termine tarsia (più comunemente noto come intarsio) deriva dall’arabo tarsi (decorazione preziosa o incrostazione) e fu dato ai primi lavori certosini i cui motivi ornamentali traevano ispirazione dagli intarsi marmorei musulmani” racconta il sito della Ditta Maione di Sorrento, tra le più attive nel settore…
… raccontandola come “l’arte di contornare un disegno, in ogni sua parte, su impiallacciature (strati sottili di legno pregiato in varie essenze e colori), con la tecnica del traforo; tutti i disegni finiti, pertanto, si compongono di centinaia di piccoli pezzi, traforati prima e ricomposti poi dalla sapiente mano dell’artigiano che non potrà in nessun modo essere sostituita da macchina alcuna”.
Il fascino del risultato finale consisterebbe nell’accostamento “di colori caldi e delicati che solitamente caratterizzano queste realizzazioni artistiche” (www.intarsiosorrentino.it).
La tecnica artigianale dell’intarsio a Sorrento occupava centinaia di persone e i prodotti che ne scaturivano erano esportati in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti. Negli ultimi anni però si è drasticamente ridotto il mercato e con esso anche il numero di artigiani attivi in questo ambito, a causa dei prezzi non più competitivi e della concorrenza feroce dei manufatti cinesi.
Di conseguenza anche la fama di questa eccellenza dell’arte manifatturiera italiana è andata scemando, tanto da rendere necessarie iniziative culturali per tenere viva la memoria di una tale gloria nazionale.
Tra queste, le mostre organizzate dall’Unione Artigiani Intarsio Sorrentino con il sostegno del Comune, imperdibili per ragioni storiche e artistiche: rende orgogliosi infatti conoscere la storia dell’artigianato sorrentino che ha conquistato il mondo, così come lasciano di stucco i capolavori realizzati dagli artigiani locali, miracoli di manualità certosina e di grande gusto estetico.
Durante la visita alla mostra allestita la scorsa estate al Chiostro di San Francesco di Sorrento, abbiamo incrociato la squisita gentilezza e la generosa competenza di Giosuè Agrillo, pronto a guidarci tra storia e meraviglie dell’intarsio sorrentino.