Vota il piatto sostenibile ma buono, a Taste of Milano
Il tasto giusto. Nella giostra degli chef di ogni associazione e guida, Taste of Milano, dal 3 al 7 giugno al Superstudio Più di via Tortona, farà valutare da Cloros e dal pubblico il piatto più sostenibile, partendo dall’analisi degli ingredienti utilizzati, la loro provenienza (km 0, coltivazione biologica), le modalità di trasporto, il metodo di cottura o la produzione di scarti.
Le proposte che mi hanno incuriosito, sulla carta. Magnolia Ristorante, Aberto Faccani: Cappetelli (cappelletti ripieni di passatelli), crema di Parmigiano e macis. Osteria Esprì, Emanuela Tommolini: Raviolo di ricotta di pecora al fumo d’ulivo e zafferano di Colonnella. Ristorante Devero, Enrico Bartolini: Alici in incontro di saor e carpione.
Ristorante La Perla del Mare: Deborah Corsi: Raviolo di Chianina e spuma di Parmigiano e tartufo. Ristorante La Piazzetta: Michele Mauri: La mia “pasta alla Norma”: spaghetti fritti, crema di melanzane e spuma di ricotta salata.
Ristorante Luigi Pomata: Tonno rosso scottato con caviale di melanzane, salsa all’acqua di mare. Tano passami l’olio, Tano Simonato: Cannolo croccante di mandorla, ripieno di mousse di ricotta alla mandorla e limone candito, con marmellata di mandorla e crema di agrumi.
Trattoria Nuovo Macello, Giovanni Traversone: Tartare di manzo piemontese avvolta nell’alga nori accompagnata con condimenti Nippo, Milanesi, Piemontesi.
Trattoria Zappatori, Christian Milone: Orzotto rosa al sangue. Un Posto a Milano, Nicola Cavallaro: Spiedino di costine di maiale disossate. Unico, Felice Lo Basso: Anguria, capesante e noci pekan. Vun, Andrea Aprea: Battuta di Fassona, bagnetto verde disidratato, acciughe.
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 30 maggio 2015.