La Questione Agricola italiana è nuova economia nel piatto
Imparare. Sempre. Soprattutto se vivi e lavori nella capitale mondiale del food. Alberto Lupini, bergamasco attento al territorio e alle politiche dell’agroalimentare, direttore di Italia a Tavola, ha portato a Firenze il suo premio ma soprattutto gli attori di uno storico incontro fra Coldiretti, il vice presidente Ettore Prandini e Lino Stoppani per Fipe Confcommercio, al fianco del ministro dell’agricoltura Maurizio Martina e di Massimo Bottura, ambasciatore degli chef. Quindi, la terra e la tavola, la necessità di reti e filiere corte, anche fra agricoltori, allevatori e cuochi.
Facendo chiarezza sui finti agriturismi, l’improvvisazione dell’home restaurant.
L’importanza del Mercato Campagna Amica del creare valore per le aziende e il trasformatore.
Non siamo leader mondiali nella grande distribuzione come i francesi, dobbiamo mettere in rete la nostra clamorosa biodiversità, la stagionalità, ma anche aiutare contadini, pescatori, vigneron, produttori di olio e aceto balsamico, i veri eroi, a diventare player globali.
Esaltando il terroir, sfruttando social e web reputation anche per l’e-commerce.
Bottura ha sottolineato come manchi una società di servizi, sul modello francese, che aiuti i nostri chef a portare le nostre eccellenze nel mondo.
Il ministro Martina ha affrontato la Questione Agricola partendo “dal reddito adeguato per i produttori, la necessità di nuovi modelli organizzativi e nuove norme. Stiamo parlando di Nuova Economia, quindi della formazione di manager dell’agroalimentare, che è fatto di piccole e medie imprese. Dobbiamo ragionare di filiera corta e filiera lunga partendo dal presupposto che siamo diversi. Dobbiamo ricordarci che la qualità non è per sempre e il mondo si sta avvicinando. L’agroristorazione e il turismo del vino sono una delle risposte”.
La catena debole è un nostro punto di forza, osterie e trattorie di tradizione, che devono ritrovare identità culturale e filiera della materia prima nel territorio.
Nelle aziende agricole e nei mercati Coldiretti, con un salto di qualità nel rapporto produttore ristoratore.
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 19 aprile 2015.