Francia, vino da 800 Euro accanto ai Paesi poveri?! Meglio la baguette…
Lineare, quasi ieratico, professorale: c’è tutta la serietà autocelebrativa che contraddistingue i transalpini nel padiglione della Francia a Expo.
Un allestimento tutto incentrato su ripetute lezioni di come dovrebbe andare il mondo sul piano dell’alimentazione, dell’ambiente e della sostenibilità.
Tante le informazioni, di sicura efficacia didattica per chi non legge e non si informa, ma il tono a tratti scivola nella tipica prosopopea gallica, quella del ditino agitato in guisa di ammonimento alla maniera dell’anziano insegnante certo di possedere la verità e convinto di dovere educare il mondo a vivere.
Ci sono comunque delle belle trovate scenografiche e si riscontra qualche luogo comune anche in positivo, come quello dell’eleganza formale e della grazia architettonica…
… mentre la supponenza cattedratica si alleggerisce quando parte la fanfara dell’auto-elogio, con la Francia che si mette sul piedistallo della qualità eno-gastronomica e finalmente parla di cibo non soltanto dal punto di vista delle statistiche ma anche in termini di piacere e godimento.
Una visita comunque gradevole e non priva di interesse.
Sul piano gastronomico, da segnalare un disastro verso l’alto e una piacevolezza verso il basso.
La parte negativa è quella della cosiddetta haute cuisine, con il ristorante che propina le solite stucchevoli proposte creative che lasciano indifferenti, il consueto abuso del termine gourmet e l’inevitabile tirare in ballo il nome di Bocuse.
Ma a fare scuotere il capo è soprattutto il costo più alto fin qui registrato in tutta Expo per un solo prodotto: una bottiglia di vino di ben 845 Euro!!
Ribadiamo, 845 Euro per uno château bordolese del 2008: una cifra che campeggia su un menu posto a pochi passi dai cluster in cui sono ospitate nazioni i cui abitanti lottano per la sopravvivenza e probabilmente nemmeno con lo stipendio di un anno potrebbero permettersi una simile bottiglia.
Ci si chiede se sia opportuno esporre in un punto di grande passaggio di gente un simile prezzo, dopo tante chiacchiere che abbiamo ascoltato all’Expo sulla povertà e la lotta alla malnutrizione nei Paesi poveri del mondo.
E pensare che sul sito ufficiale di Expo per il padiglione della Francia il concept parte dal quesito “Come nutrire il pianeta, oggi e domani?”… certamente non con vini da nababbi, verrebbe da rispondere.
Vigneron senza pretese da gioiellieri in Francia non ce ne sono? Sarebbe stato bello trovarli all’Expo, a proposito di segnali culturali e di accorati appelli al diritto al cibo.
Per fortuna la Francia recupera il suo fascino più semplice nell’angolo meno pretenzioso del suo spazio, la boulangerie.
E’ qui che tra madeleine e croissant si può acquistare anche una golosa croque baguette originale, con onesti 6 Euro.
E proprio il filmato sulla preparazione della vera baguette in Francia è quello che ha regalato più umanità in questo padiglione: potete vederlo qui sotto.
Info: www.expo2015.org