La Lanterna, splendore di Genova
E’ l’icona luccicante di Genova, a lungo resa ancora più leggendaria dalla sua inaccessibilità. Ma negli anni ’90 del secolo scorso l’idea di aprire la Lanterna alla fruizione del pubblico ha avvicinato anche fisicamente questo vessillo identitario alla gente, ai genovesi che vi si riconoscono da sempre come ai visitatori che prima l’ammiravano a distanza.
Così grazie all’impegno della Marina Militare e della Provincia di Genova questo simbolo è stato ricollegato alla città, grazie alla Passeggiata della Lanterna, già di per sé meritevole del viaggio, sia per la parte della passerella che nel tratto finale che conduce alla terrazza antistante alla Lanterna, lungo il quale si susseguono pregevoli squarci architettonici.
Naturalmente questo slargo rappresenta un balcone dalla vista imperdibile, capace di accogliere anche un cospicuo numero di visitatori che vogliono farsi rapire dal panorama.
Per completare l’opera, l’allestimento di un Museo che racconta tutto il fascino di questo monumento e del Territorio in cui si trova.
Se la leggenda ne colloca la costruzione nel Medioevo, i documenti ne attestano come certa l’esistenza nella forma attuale a partire dal Rinascimento. Di certo c’è l’aver mantenuto integro da allora il suo aspetto e con esso il fascino.
“Nacque come Faro di segnalazione e fortificazione difensiva” racconta il sito della Marina Militare, aggiungendo che è “il secondo faro più antico e ancora utilizzato nel mondo dopo quello della La Coruña in Spagna di epoca romana” (www.marina.difesa.it).
Più ci si avvicina alla sua sagoma, più questa diviene imponente anche nel fascino che emana.
Girando intorno alla struttura, si aprono squarci di bellezza. Come il Promontorio di san Benigno…
… le ville del Ponente…
… Sampierdarena.
Grazie all’allestimento molto curato, i cartelli intorno all’edificio ne narrano le vicende…
… citando anche episodi storici a cui la Lanterna ha assistito nei secoli.
Tra i fautori dell’apertura al pubblico della Lanterna negli anni ’90 c’è Bruno Cervetto, allora responsabile della Lanterna che ha realizzato sia il restauro dell’area circostante che la passeggiata e il Museo: a lui abbiamo chiesto di raccontarci il monumento.
Si ringrazia la Marina Militare e in particolare il Comando Fari Alto Tirreno che gestisce la Lanterna e il personale farista.
Info: www.marina.difesa.it, www.muvita.it, www.turismo.provincia.genova.it