Ristorante della Colombia a Expo, buoni piatti ma cattivo servizio
Luci e ombre per la ristorazione della Colombia a Expo.
Le luci per fortuna sono rappresentate dalla qualità media delle pietanze.
Tutte semplici e veloci, più da fast food che da ristorante classico.
Come le non del tutto convincenti empanadas (6 Euro), troppo piccole, gustose ma non il massimo, anche se hanno un ripieno di buona carne macinata ma poco condita e quindi un po’ troppo asciutta .
Il Patacon Pisao (10 Euro) invece è davvero una bontà da provare, originale e stuzzicante: è patata verde fritta con carne o pollo, formaggio e il tocco piccante dell’aji.
L’Arepa Rellena (8 Euro) è un impasto di mais bianco, ricco di formaggio, con carne o pollo: la consistenza è industriale, ma il piatto risulta ricco e sazia.
Gradevoli i frullati di frutta tropicale espressi (Euro 4,50).
Le ombre sono invece tutte a carico del servizio.
Nella disorganizzazione generale che abbiamo riscontrato, va rilevato anche il comportamento non professionale di un’addetta al servizio italiana, dall’atteggiamento da top model del tutto ingiustificato e dall’irriverenza gratuita verso gli avventori: alle legittime richieste dei clienti, quasi infastidita dal contatto umano, si è lasciata scappare delle battute sfottenti inaccettabili da parte di chi lavora a contatto con il pubblico.
Anche il padiglione ha riservato qualche delusione: brevissima la visita, affidata alla visione di un filmato sulle bellezze della Colombia…
… sulla sua gente…
… e i personaggi famosi cui ha dato i natali.
Ne abbiamo registrato le fasi salienti.
Info: www.expo2015.org