Cascina Ronchetto, a Morazzone rinascono i Vini Varesini
Sulla cartina della “Lombardia vitivinicola” esposta al Vinitaly, una sola provincia era totalmente assente: Varese. Eppure tra il ’500 e l’800 la vitivinicoltura era molto sviluppata nella provincia, con una produzione tra le più rilevanti di tutta la Lombardia. Poi malattie agricole e febbre industriale hanno fatto sparire quasi del tutto le viti dal territorio.
Oggi a reimpiantarle sono alcuni coraggiosi vignaioli spinti da un afflato culturale identitario, confluiti nell’associazione Vini Varesini.
Tra i soci più attivi, Fabio e Sandra, coniugi dediti all’industria che hanno creato la Cascina Ronchetto in quel di Morazzone, dove “in passato le vigne erano molto diffuse”.
Innamorati del Ticino, vi hanno importato metodi e vigneti, nonché un eccellente enologo.
La filosofia aziendale prevede di concentrarsi totalmente sul Merlot, anche per i bianchi.
L’uso delle botti è oculato: si privilegiano quelle grandi, mentre le poche barrique sono di secondo o terzo passaggio. Il risultato è che nessuno dei vini di Ronchetto eccede in note vanigliate. Qui il legno torna ad avere l’antico ruolo di contenitore perspirante, senza incidere sul gusto.
Il Lemma è il vino base, l’unico a essere affinato soltanto in acciaio, a poche settimane dalla spremitura. Il risultato è un “succo di frutta” freschissimo e fragrante come appena spremuto, talmente vinoso da sembrare un novello. Un gusto ancestrale da vino sincero ormai sempre più raro. Piacevole la scia di dolcezza che rimane in bocca al suo passaggio.
Il Pascale è un vino di buon equilibrio e spiccata acidità che spalma sul palato un velo di piacevole melassa stemperata da un sentore leggermente vinoso.
Il Ronché è sensibilmente minerale, grazie all’apporto del Gamaret, altro vitigno molto presente in Svizzera, il quale si porta dietro anche una forte speziatura: niente tannini, buona acidità, è un vino che lascia freddi appena aperto, ma una volta ossigenato si arrotonda e carica di potenza organolettica che conquista.
Il Materno ha grandissima eleganza: tannini importanti ma suadenti, retrogusto abboccato, leggera acidità, rappresenta la notevole vetta della cantina.
Il Materno Botte 13 ha immensa raffinatezza: carezza la lingua e la titilla con l’acidità, mentre nel retrogusto emergono frutti di bosco e una dolcezza garbata.
La sensazione è che Cascina Ronchetto sia un’azienda destinata a crescere molto, in qualità come in quantità.
Lo confermano gli investimenti già pianificati dei proprietari che intendono ampliare la superficie vitata e rendere più accogliente la struttura, creando uno spazio per le degustazioni.
Ci sarà da seguirla con attenzione, perché l’amore per la vigna che traspare dagli occhi di chi la gestisce è sincero, come confermano le parole del titolare.
Info: www.cascinaronchetto.it