Il viaggiatore sensibile
Il “viaggiatore sensibile” è la definizione dell’utente potenziale e ideale di una giovane società nata con l’intento di operare nel mondo del Turismo in maniera innovativa, tra rigore culturale e divertimento colto.
Si chiama Villago ed è un progetto imprenditoriale nato dall’incontro di due laureati del corso di Scienze dei Beni e delle Attività Culturali dell’Università Insubria di Como, Giovanni Vanossi e Silvia Brusadelli: un mirabile esempio di come “concretizzare gli studi in un’attività lavorativa”.
Attività che consistono nella creazione di eventi, rievocazioni e relativi pacchetti turistici, ma tenendoci a sottolineare che “non organizza semplici visite, ma fa rivivere al viaggiatore esperienze di vita vissuta, vere e proprie giornate uniche, lasciandogli un ricordo indelebile”.
Il tutto per emozionare il “viaggiatore sensibile”, concetto che descrivono così: “è un ricercatore di emozioni, di sensazione positive, è un esteta contemporaneo, ama la bellezza e la ricerca in ogni situazione (in un luogo, in un piatto, in un alloggio, in uno scorcio, in una suggestione”; e ancora “il viaggiatore sensibile adora conoscere le storie, le poesie, le opere, le musiche che un territorio ha ispirato: il suo cuore si riempie nel risentirle, negli stessi posti, negli stessi spazi, con le stesse atmosfere”.
Per realizzare questo, Villago ha creato una stretta collaborazione con chi gestisce i Beni Culturali della zona in cui operano, per “far conoscere e apprezzare il territorio attorno al Lago di Como e la Brianza, grazie alla valorizzazione del suo patrimonio storico ed artistico”.
Ecco come Silvia Brusadelli racconta Villago.
Info: www.villago.it
Volete sapere se siete già o se potete diventare un viaggiatore sensibile? Verificatelo con il decalogo di Villago.
IL DECALOGO DEL VIAGGIATORE SENSIBILE
Il V.S non segue le mode e non sceglie un luogo perché famoso o di tendenza. Decide invece di visitare una località in base alle informazioni raccolte, ai libri letti, ai consigli degli amici e alla propria immaginazione;
Il V.S. predilige viaggi e spostamenti in treno, in autobus, in bicicletta, in barca a remi o a vela, a cavallo o a piedi.
Il V.S. pranza o cena nei locali tipici di un luogo, sceglie solo piatti caserecci, ricerca le ricette della tradizione locale e cerca di carpirne i segreti. In alternativa, acquista i prodotti del territorio direttamente nei negozi alimentari dei paesi che visita, si fa consigliare dai residenti, e li consuma in loco.
Il V.S. soggiorna in strutture pratiche, legate al territorio o che raccontano la storia di un luogo. Non ama l’ostentazione, piuttosto predilige il contatto con la natura o comunque con la realtà sociale del luogo.
Il V.S. entra in contatto con i residenti delle località che visita, chiede loro informazioni, curiosità e aspetti della vita locale. Ama partecipare a sagre popolari, manifestazioni paesane, feste in piazza e ricerca le tradizioni e il folklore dei territori.
Il V.S. ricerca la bellezza, in tutte le sue forme, sia essa della natura che dell’uomo, e cerca di immortalarla in video, fotografie, poesie e racconti, per condividerla attraverso varie forme comunicative con altri viaggiatori sensibili.
Il V.S. ricerca l’attimo, il momento, il particolare sia nelle cose che osserva che nelle attività che compie. Ama scoprire percorsi, vedere cose originali, creative ed uniche nel loro genere. Adora rivivere e “provare” in prima persona i momenti, gli spazi, gli ambienti, gli usi e i costumi locali o dei beni culturali che visita.
Il V.S. si ispira al passato, alla bellezza e all’eleganza di un tempo, alla ricerca delle suggestioni e delle rievocazioni della storia, ma è anche tecnologico, attrezzato per il viaggio, condivide i suoi momenti e le sue esperienze sui social network, e sempre via web si fa consigliare da altri viaggiatori e attrarre dai luoghi sensibili da questi consigliati.
Il V.S. rispetta l’ambiente e il territorio che visita, è sempre cortese e gentile con le persone che incontra, rispetta le idee degli altri, le diversità, le differenti culture, anzi cerca di conoscerle meglio perché le considera una crescita personale.
Il V.S. entra in contatto con altri Viaggiatori Sensibili, è fiero di sè e fa di tutto per diffondere l’importanza e la bellezza di essere SENSIBILI.
GLI STRUMENTI DEL VIAGGIATORE SENSIBILE
Il cappello per ripararsi dal sole e dalla pioggia.
La macchina fotografica per immortale i momenti più intensi.
Una borsa a tracolla per portare quanto occorre senza occupare le mani.
Una guida cartacea “sensibile” dei luoghi per essere consigliati ed avere consapevolezza del territorio.
Comode scarpe per camminare.
Comodi indumenti, pratici per non rinunciare a nessuna occasione.
Un taccuino da viaggio dove scrivere considerazioni e fare schizzi dei luoghi, delle cose o delle persone incontrati.
Una maglietta di ricambio del “viaggiatore sensibile”.