La grappa è una cosa seria
Ipse dixit. Una sentenza di Mario Pojer fa giurisprudenza etilica. Perché è la pietra angolare della grappa italiana. Colui che l’ha trasformata in poesia agreste. In ricerca filosofica. In imprescindibile documento etnoantropologico.
Mario è il contitolare del marchio Pojer&Sandri, fondato nel 1975 con Fiorentino Sandri in quel di Faedo, tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, a venti chilometri da Trento. Gli dicevano che non fosse una zona vocata e loro si sono messi lo stesso a fare vino: lo hanno fatto e lo fanno ancora, buonissimo, con enorme successo.
Non contenti, “fin dall’inizio alla Cantina, si è sempre affiancata la Distilleria che fu tra le prime a produrre in Trentino la grappa di monovitigno”: da allora hanno fatto la Storia.
Mario Pojer, l’enologo del duo, da quasi quarant’anni nell’universo della grappa conquista vette del Gusto insieme a quelle del Pensiero. La frase del titolo di questo pezzo è sua e ne sintetizza il personaggio come meglio non si potrebbe. L’abbiamo sentita con le nostre orecchie qualche hanno fa, mentre eravamo in visita a una nota distilleria in compagnia di un altro Poeta eclettico, Omar Pedrini.
Una giovane addetta alle vendite ebbe l’infelice idea di magnificare le grappe per turisti che produce quella distilleria: davanti a un attonito Pojer (e noi con lui) classificava come eccellenti delle sbobbe aromatizzate alla stregua dei liquori colorati che rifilano agli stranieri incolti sui traghetti per turisti. Pojer sgranò con severità gli occhi cerulei, sollevò con gesto perentorio i baffoni che gli sormontano la bocca e l’aprì per sentenziare rimbrottante “guardate che la grappa è una cosa seria”! Una stilettata di rimprovero che merita di essere scolpita sul marmo della memoria.
Perché la grappa è una cosa seria, dannatamente seria. E’ un fondamentale elemento dell’Identità del nostro popolo, è un pilastro della Cultura italiana, è una radice che alimenta la Storia dell’Uomo. Perfino un astemio quindi dovrebbe apprezzarla e rispettarla. Figuriamoci chi la fa.
Abbiamo chiesto a Mario di ribadire il concetto. Lo ha fatto da par suo.
Info: www.pojeresandri.it