Il Parmigiano Reggiano invecchiato ben 14 anni, da Bonat
Quanto può invecchiare una forma di Parmigiano Reggiano? Facendo una rapida ricerca, si considera già eccezionale una stagionatura di sei anni o poco più.
Si sa che poi c’è chi si spinge oltre, fino a circa dieci anni di stagionatura.
E c’è infine chi supera se stesso andando oltre ogni limite, come Giorgio Bonati, produttore di Basilicanova, frazione di Montechiarugolo, in provincia di Parma. Con il suo marchio Bonat si può acquistare in rete un Parmigiano Reggiano stagionato sette anni, di cui si consiglia il consumo meditativo, accompagnato da un brandy invecchiato (www.atmosferaitaliana.it), ma sul sito dell’azienda si dà come consueta la vendita di formaggio invecchiato anche dieci anni.
Tuttavia la Bonat ha sbalordito tutti presentando, durante un’iniziativa legata ai Musei del Cibo di Parma a Expo, una forma di Parmigiano Reggiano di ben quattordici anni!
I fortunati che hanno potuto degustarla, tra cui chi scrive, possono riferire di un’esperienza decisamente singolare. Gli anni si sentono tutti nella granulosità del formaggio, mentre al gusto le sue qualità variano di boccone in boccone: qualche frammento può magari apparire secco e organoletticamente spento, invece la scheggia assaggiata subito dopo rivela inedite estasi del palato, portandosi dietro pur dopo tanto tempo il corredo alimentare della bestia e il magnifico lavoro di stagionatura. Un’altalena sensoriale potente e istruttiva.
A raccontarci questo prodigio caseario è Michele Berini, segretario della sezione di Parma del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Info: www.bonat.it