Per fare i bignè come nel ‘600
I bignè, un classico della pasticceria, anche di quella casalinga. Si facevano anche secoli fa. Sarebbero bergamasche le prime frittelle chiamate “bignè” messe per iscritto in Italia: è avvenuto tra fine ‘600 e inizio ‘700 proprio nel ricettario del Cocho Bergamasco di cui vi abbiamo proposto in queste settimane alcuni estratti. Di particolare interesse dunque andare a leggere come consigliasse lui di preparare in casa queste delizie.
Ricetta trascritta dall’originale e trasposta in chiave moderna da Silvia Tropea Montagnosi.
Per far frittelle dette Bignè
Fa polentina col latte con la farina di formento, la quale metterai in un Mortaro ben pollito, con a sieme rossi d’ovo a proporzione.
Di puoi il tutto pestarai per una mezz’ora; In tanto abbi preparata la padella, con entro mettà oglio d’olivo e mettà buttiro qual cotto a sieme come per frittura metterai entro le frittelle ciovè detta pasta con bocconzini piccioli, perché si gonfiano assai; cotte che saranno, le metterai sul piatto con spargervi sopra il suo zuccaro.
Per fare frittelle dette bignè
Fai una polentina con la farina di frumento ed il latte. Ponila in una ciotola e aggiungici i rossi d’uovo necessari (pasta choux, fatta con latte al posto di acqua e burro).
Mescola tutto per mezz’ora.
In una padella metti metà olio d’oliva e metà burro; friggi le frittelle fatte con questa pasta divisa in piccoli bocconi. Queste frittelle si gonfieranno molto. Una volta cotte, disponile su un piatto e spolverizzale di zucchero.
Dal volume
Il Cocho Bergamasco alla casalinga – Lubrina Editore 2012,
prefazione di Chicco Cerea | Domenico Liggeri | Silvia Tropea Montagnosi
Info: www.lubrina.it