Da Otello, la magia antica del Lago di Bolsena (Viterbo)
I luoghi che lo circondano sono così suggestivi e leggendari che il Ristorante da Otello dovrebbe inserirli in menu tra le sue specialità, tanto è appagante ciò che si scorge dalle vetrate della sua veranda che si affacciano sul Lago di Bolsena: un magnifico panorama impreziosito dalle isole Martana e Bisentina.
Ci troviamo a Marta, romantico borgo dove i colori delle imbarcazioni e le reti dei pescatori si ritrovano immersi fra attrattive naturali, storiche e archeologiche. Qui, infatti, si sono succedute la civiltà Villanoviana, Etrusca e Romana e ancora oggi sono evidenti i segni del passaggio della famiglia Farnese.
La cucina di Otello esalta alla perfezione i prodotti di questi luoghi. Gestito da figli d’arte, si viene subito colpiti dall’accoglienza e dalla gentilezza pari alla fermezza nel mantenere la tradizione culinaria.
Nel lontano 1958 Otello e Lucia inaugurarono una semplice osteria, dove pescatori e contadini andavano a cercare un po’ di ristoro gustando un bicchiere di cannaiola e il famoso cartoccio, ripieno di una gustosissima frittura di pesce di lago. L’Osteria da Otello ben presto è diventata famosa per la sua ospitalità e la genuinità dei suoi piatti e con il tempo si è trasformata in un vero e proprio ristorante.
Cinquantuno anni dopo le nipoti Loretta, Roberta, Serena e Paola, affiancate dai loro genitori Giuseppe e Rosanna, gestiscono oggi il Ristorante Locanda da Otello
Luoghi pittoreschi e leggendari ispirano la cucina del Ristorante da Otello che grazie alle ricette tradizionali dei nonni e ad ingredienti freschi e genuini ci presentano dei piatti che entrano a pieno titolo nel folclore dei pescatori martani come la rinomata Sbroscia. Deliziati dall’inebriante profumo e dalla presentazione, che come vuole l’antica usanza viene servita in cocci di terracotta ancora fumanti, abbiamo chiesto a Loretta Poleggi di raccontarci la storia di questa antica ricetta e di altre della tradizione locale.
Andando avanti nella scoperta dei sapori del passato, impossibile non imbattersi nell’anguilla del Lago di Bolsena nota sin dai tempi dei romani per la bontà delle sue carni, tanto che Columella, agronomo romano ed autore del De Re Rustica, riferisce che nei laghi di Bolsena e Cimino (Lago di Vico) si allevano, tra i vari pesci, anche le anguille. Ma è con Dante che raggiunge il massimo della notorietà. Nel XXIV Canto del Purgatorio riferendosi a Papa Martino IV, famoso per la sua passione per le anguille e la vernaccia: “… e quella faccia di là da lui più che l’altre trapunta ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia: dal Torso fu e purga per digiuno l’anguille di Bolsena e la vernaccia”. Da Otello è possibile apprezzare le sue carni arrosto al profumo di alloro, fritta con solo farina, o alla cacciatora.
Il filone aureo del pesce del Lago di Bolsena è rappresentato dal coregone, chiamato dai francesi spigola di lago. Per gli amanti dei piatti classici avrete l’occasione di assaporare la spigola di acqua dolce al forno con patate e finocchio selvatico, alla brace, mentre, per chi ama sperimentare vi consigliamo i Filetti di Coregone alle Mandorle in Foglia di Vite.
Da provare anche il dessert caratteristico della casa: tozzetti e ciambelline alla cannaiola da accompagnare con un bel bicchiere di questo vino amabile con venature dolci e retrogusto amarognolo, modulate dalla freschezza e dalla sapidità, con una piacevole acidità che ne esalta il corpo.
Info:
www.daotello.it
www.facebook.com/RistorantedaOtelloPoleggi