Le migliori pizze alla napoletana a Milano e in Lombardia
La notizia dell’arrivo in zona Sempione a Milano della storica insegna di Starita ha riacceso il dibattito sulle pizzerie napoletane in terra lombarda. Il “format” di Starita adottato a Napoli è una pizza di non grandi dimensioni, con cornicione alto e centro del disco consistente, ai limiti della croccantezza.
Quindi non la classica pizza “a ruota di carretto” della tradizione partenopea che la vuole talmente grande da esondare dal piatto, col cornicione basso per consentire di piegare “a libretto” un impasto morbido ed elastico: ne è fautore Gino Sorbillo, già approdato a Milano con il suo Lievito Madre al Duomo in Largo Corsia dei Servi.
Per trovare le vere eccellenze della pizza in Lombardia, bisogna però uscire da Milano e cambiare provincia.
Ci si può fidare dei locali che espongono l’insegna dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, di cui fanno parte il citato Sorbillo e altre sette pizzerie.
Due svettano, con filosofie diverse. Incanta la ricerca storica dell’Enosteria Lipen di Canonica Lambro nel monzese: il suo coltissimo titolare Corrado Scaglione è andato a Napoli per studiare i più vecchi testi sulla pizza, (ri)scoprendo così le ricette ancestrali, come quelle di un periodo remoto in cui ancora non si usava la mozzarella, tutte da provare per godere con il corpo ma anche con la mente. La grande mano del pizzaiolo si nota con gli impasti, dalla consistenza eccezionale.
Creatività sfrenata invece per La Piedigrotta di Varese del geniale Antonello Cioffi: con il suo estro debordante le pizze diventano un incredibile sushi…
… o delle tagliatelle da urlo…
… o ancora delle lasagne strepitose.
Invenzioni scoppiettanti, come i bicchierini appoggiati sulla pizza con dentro alcuni condimenti che il cliente può decidere di usare o meno e in quale quantità. Immensa la ricerca di materie prime di nicchia e di vini rarissimi, per un’esperienza sublime.