Il Museo della Cucina Iblea a Scicli (Ragusa)
Un piccolo museo per una grande cucina. In soli due ambienti raccoglie una storia secolare il Museo della Cucina Iblea di Scicli, inaugurato nel 2010.
Già l’atto di avvicinarsi al suo ingresso ti trasporta in un tempo antico, vista la suggestiva collocazione nei bassi di Palazzo Spadaro, appartenuto all’omonima famiglia di origine modicana che si trasferì a Scicli nel ‘600. I Bassi di questo palazzo erano utilizzati come magazzini e stalle: recuperati e ristrutturati, sono diventati la sede di questo museo.
In mostra, “un’importante raccolta di utensili che, dalla fine dell’800 ai primi anni ’50 del ‘900, documentano l’evoluzione e per certi versi la rivoluzione del focolare domestico, della cultura di un popolo, delle sue condizioni socio-economiche”, come spiega il sito del museo.
Gli allestitori aggiungono che “si tratta di un patrimonio etnografico che il trascorrere del tempo potrebbe far scivolare nell’oblio e che invece si vuole strappare a questo pericolo attraverso la conservazione e la fruizione degli oggetti, accompagnata dalla rievocazione delle tradizioni che li hanno resi protagonisti in cucina, l’ambiente che per antonomasia rappresenta la famiglia, lo stare insieme, il fulcro delle attività di ogni generazione”.
Questa preziosa custodia della memoria è curata dalla Società Cooperativa l’Isola, fondata nel 2005, impegnata “nell’organizzazione e gestione di servizi turistici, volti alla valorizzazione del patrimonio storico, etnografico e monumentale della città di Scicli e dell’intera area iblea, […] agendo nell’ottica del partenariato pubblico-privato per la gestione dei Beni Culturali”, tanto da avere avviato una collaborazione con l’amministrazione comunale della città.
Ci siamo fatti raccontare qualcosa di più del Museo della Cucina Iblea a Scicli da chi lo cura amorevolmente tutti i giorni.
Info: www.museodellacucinaiblea.it