Zero Infinito, il vino sognato da Pojer e Sandri è realtà
Ci hanno lavorato per anni, Pojer e Sandri, a un vino a totale impatto zero, tanto in campagna quanto in cantina.
Un vino totalmente naturale sognato a lungo e che ha richiesto un tempo infinito per vedere la luce: ben trentanove vendemmie e altrettanti anni di lavoro in cantina a Faedo, “il risultato di ottant’anni di lavoro di ricerca (Francia-Russia-Germania) e trentanove vendemmie in cantina a Faedo per arrivare alla purezza”, come spiega la scheda tecnica, “il frutto della vite trasformato in vino, senza alcuna aggiunta esogena”.
Un frutto chiamato suggestivamente Zero Infinito, vino certificato “bio”: ricordiamo ancora l’emozione di Mario Pojer quando lo propose in anteprima per pochi fortunati al Salone del Gusto di Slow Food del 2012, come se stesse parlando di un figlio desiderato da anni.
Il vitigno da cui nasce Zero Infinito è il Solaris, “varietà resistente interspecifica” creata nel 1975 a Friburg in Germania: Pojer e Sandri lo coltivano in alta Val di Cembra a quasi mille metri d’altezza.
Il risultato è un vino bianco frizzante, reso materico dal fondo, da “agitare prima dell’uso per chi ama la versione rustica contadina”, ma senza che la torbidezza offuschi minimamente la freschezza floreale e la carica aromatica.
Molto interessante il racconto di Mario Pojer di questo vino a lungo inseguito e voluto con forza e competenza.
Info: www.pojeresandri.it