MC77, la via marchigiana alla birra artigianale
Esiste una via marchigiana alla birra artigianale che sta conquistando gli appassionati, contrassegnata dalla sigla MC77 che alle iniziali dei gestori unisce proprio il numero della strada lungo la quale si sono consolidati i loro incontri e la comune passione brassicola.
La “m” sta per Matteo Pomposini e la “c” per Cecilia Scisciani, lettere che messe insieme creano ancora un’evocazione semantica, perché l’acronimo MC è lo stesso della provincia in cui operano, Macerata, trovandosi la sede del birrificio a Serrapetrona, conosciuta agli amanti del vino per una miracolosa Vernaccia nera, anche quella spesso all’insegna delle bollicine.
Le bolle amate da Matteo e Cecilia sono invece quelle di “birre vive, non filtrate e non pastorizzate, con quattro ingredienti: acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito; ci piace inoltre caratterizzare alcune birre con ingredienti naturali tipici del nostro territorio e spezie”.
La loro filosofia è subito scolpita nel sito del birrificio: “ci piace produrre birre ricche di gusto e fortemente caratterizzate dagli ingredienti che utilizziamo, senza scordarci di mettere come ingrediente principale la facile bevibilità; una birra non va solo bevuta ma soprattutto ribevuta: siamo prima di tutto artigiani e ci piace produrre quello che ci piace bere!”.
Un percorso iniziato negli anni in cui “ci siamo divertiti a giocare con pentoloni e materie prime: sempre più frequentemente accadeva infatti che il venerdì sera ci mettessimo in macchina per raggiungere il nostro birrificio-casalingo e che, lasciate Roma e la settimana lavorativa alle nostre spalle, iniziassimo a parlare di birra e della cotta del giorno successivo”, per arrivare di recente al premio come Birraio Emergente 2015.
L’occasione per conoscere loro e le birre che producono, ci è stata offerta dall’eno-pub Il Barbaresco di Legnano, locale che al godimento eno-gastronomico associa un’intensa attività culturale.
Si è trattato di uno dei loro appuntamenti chiamati A cena con il birraio, dedicato a MC77, in cui, guidati da Kuaska, abbiamo provato quattro loro produzioni.
Partiamo subito da quella che riteniamo il capolavoro assoluto del birrificio, la Fleur Sofronia, “libera interpretazione di una Blanche belga in cui la speziatura classica si arricchisce di fiori di ibisco interi di origine nord africana”. Un soprassalto emotivo già ti coglie alla vista del suo colore rosato, cromatismo che annuncia fiori al naso, mentre la lingua si trasforma in un intero prato di sensazioni.
La Bastogne, American Pale Ale illustrata come “birra ambrata caratterizzata dalla presenza massiccia di luppoli americani utilizzati in varie fasi del processo di produzione”, è la più sfuggente al palato e proprio per questo affascina nella ricerca di precisare sentori e suggestioni. Si colgono agrumi aspri e note selvatiche, ma soprattutto si gode della sua classe cangiante.
Ape regina, presentandosi come “Blonde Ale di ispirazione belga con aggiunta di miele”, faceva temere sulla carta un eccesso di abboccato: invece ha rivelato un grande equilibrio, grazie all’amaro del luppolo che concerta con la dolcezza in grande armonia, con il sigillo di un corpo importante quanto il tenore alcolico di 6,9% gradi.
L’ultima provata conferma il valore delle birre da dolce che nulla ormai hanno da invidiare a passiti e vini dolci: la Mild the Gap, “ispirata alle mild inglesi, scura, di un marrone profondo con note di nocciola, cioccolato e caffè e con un tocco di affumicato che la rende godibilissima”, giustamente mantenuta poco alcolica, accompagna magnificamente dolci al cucchiaio o torte che abbiamo tra gli ingredienti gli stessi sentori della birra.
In questo caso il Barbaresco ha proposto un perfetto abbinamento con una panna cotta al caffè con frutta secca caramellata, lodato da tutti i presenti. Conferma della mani speciali del cuoco Lucio Capasso, da cui nella stessa serata sono usciti un ottimo ragù bianco d’agnello e uno strepitoso ossobuco di manzo in umido.
A fine serata, abbiamo chiesto a Matteo e Cecilia di raccontare il proprio mondo birrario davanti alla nostra telecamera.
Info: www.mc-77.com