Cortina, la regina delle Dolomiti diventa popolare
Scordatevi la Cortina dall’immagine elitaria ed esclusiva sedimentata in anni di cronache mondane e fissata nell’immaginario da pellicole degli scorsi decenni, sempre incentrate sulla dolce vita innevata di uomini danarosi e donne ingioiellate.
Oggi Cortina punta su un turismo più accessibile e popolare, aprendo ad aspetti un tempo messi in ombra dalla grandeur, come le tradizioni enogastronomiche e i prodotti tipici.
“Sapori e tradizioni di due diverse aree geografiche: il Veneto e il Tirolo”, titola il sito che illustra questo nuovo corso, Cortinadolomiti.eu: “di tradizione rigorosamente veneta sono i piatti a base di polenta accompagnata con formaggio, patate, salsicce, gulasch o verdure alla griglia; di tradizione tipicamente tirolese sono invece i canederli e gli spätzle: rigorosamente autoctoni i Casunziei”.
Spazio dunque a ristoranti in cui “l’innovazione permette di reinterpretare in chiave moderna la tradizione culinaria locale, nuove proposte gourmet dove tradizione e creatività si incontrano nel piatto e rappresentano un viaggio nella storia del territorio e dei suoi prodotti con uno sguardo verso il domani”.
Ma forte attenzione anche ai Sapori Rurali, da trovare in “rifugi, malghe e agritur dove mangiare immersi nella natura delle Dolomiti Ampezzane”, con “sapori ed usanze antiche custodite intatte fino ai giorni nostri che arricchiscono l’esperienza a Cortina d’Ampezzo”.
Messaggio rivolto a chi può farsi sedurre da un claim come “Chi non ha mai sognato di mangiare con la testa tra le nuvole?”.
Storia e tradizione locali comprendono anche altre suggestioni.
Gli inizi del ‘900 e lo sci è dedicata a una pratica che ormai ha superato qui il secolo di vita, comprendendo simboli della città come la storica Pista Monti, lo Stadio del Ghiaccio o il Trampolino Italia.
La Grande Guerra prende le mosse dalla constatazione che “molti dei versanti dolomitici che circondano la conca ne portano ancora tangibili i segni: oltre ai monumenti eretti in ricordo dei caduti, come la chiesetta di Pocol, ci sono numerosi reperti storici e bellici come i camminamenti, le trincee, i fortini e le postazioni sui monti, che costituiscono oggi il Museo all’aperto della Grande Guerra; grazie a questo ambizioso progetto culturale e turistico, è possibile visitare le trincee delle 5 Torri e le gallerie del Lagazuoi, teatro di terribili scontri tra gli eserciti austriaco e italiano”.
Spazio anche alla Cultura, perché “Cortina d’Ampezzo non è solo sport, glamour ed eleganza: all’interno della cultura secolare che la contraddistingue, infatti, la località è riuscita a preservare e custodire nel tempo tradizioni altrove scomparse che, in maniera quasi stupefacente, continuano a convivere con gli aspetti più contemporanei della cultura moderna”.
Le attrazioni legate all’ambiente e alla natura sono il Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo, la Falconeria Dolomiti e il Planetario Cortina…
… mentre le diverse esposizioni museali contemplano Museo Paleontologico Rinaldo Zardini, Museo all’Aperto della Grande Guerra, Museo Etnografico Regole d’Ampezzo, Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi e Museo del Forte Tre Sassi Passo Valparola.
Naturalmente non manca quanto ci si aspetta da Cortina, come Skiarea, Impianti e piste Skipass, Sci, Snowboard, Pattinaggio, Slittino, Bike&Hiking, Trekking, Alpinismo e arrampicate, Tennis e Golf.
A parlarci di questa evoluzione di Cortina è Gabriella Talamini, direttore di Cortina Dolomiti.
Info: www.cortinadolomiti.eu