Distilleria Francoli, la storia della grappa ad impatto zero
Una dinastia di distillatori che iniziò nel lontano 1875, quando Luigi Guglielmo Francoli stillò le prime gocce di grappa da un rudimentale alambicco nella sua casa valtellinese. Fu negli anni venti del Novecento che i nipoti di Luigi Guglielmo decisero di allargare i confini della ditta famigliare: due di loro fondarono una distilleria in provincia di Mantova, altri due (Guglielmo e Severo) presero invece la strada del Piemonte e fondarono la loro distilleria a Ghemme, dove siamo stati per scoprire una passione che si perpetua da generazioni.
Alberto Francoli ci accompagna in questo tour, illustrandoci con cura tutte le fasi della lavorazione della grappa: dalla conservazione delle vinacce in appositi enormi sacchi o in tradizionali “vasche” di cemento, alla distillazione, dalla riduzione del grado alcolico fino alla filtrazione e all’imbottigliamento di varie grappe, rigorosamente da uve piemontesi.
Dal 2006 la Distilleria Francoli hanno ottenuto la certificazione di azienda ad “impatto ambientale zero”, grazie all’adozione (da oltre 30 anni) di processi produttivi rispettosi del territorio.
Per esempio, grazie all’essiccazione della vinaccia, non vi sono sprechi nel processo di distillazione: questa, infatti, viene utilizzata come combustibile per produrre il vapore acqueo necessario alla distillazione, ma anche per il riscaldamento nel periodo invernale di tutte le strutture dell’azienda.
La vinaccia essiccata, inoltre, insieme ai vinaccioli tritati (semini dell’uva), può essere trasformata in pellet, combustibile utilizzabile anche in caldaie domestiche. Infine, l’olio ricavato dai vinaccioli (olio di semi di vinacciolo) è un prodotto, oltre che commestibile, salutare e dietetico.
Fratelli Francoli SpA C.so Romagnano 20 – 28074 Ghemme (NO)