Biologico etico: dalle Marche, un esempio di vita felice in un libro
Cosa significa davvero biologico? Lo spiega il volume Biologico etico. Storie di filiere umane e contadini felici, a cura di Roberto Brioschi e Gabriella Lalìa, edito da Altreconomia, attraverso il racconto di un’azienda storica del bio italiano, La Terra e il Cielo.
Marchigiana, ritenuta un modello del settore, questa cooperativa agricola di Arcevia (Ancona) compie trentacinque anni: la sua storia, esemplare, viene raccontata dalle parole di uno dei fondatori, Bruno Sebastianelli, insieme ai soci, “contadini felici”.
Una storia di “contadinanza che ha ancora una volta scarpe grosse e cervello fino” e di un modello economico “come se le persone contassero davvero”: si va “dai primi anni pionieristici – quando la pasta integrale era fuorilegge – ai giorni nostri, in cui il biologico nella sua essenza è minacciato dall’agricoltura industriale e dalla grande distribuzione organizzata, che ne vuole disattivare la carica rivoluzionaria, ovvero l’idea che le persone valgono più delle merci”. Ne deriva che il biologico, parafrasando Luigi Veronelli, è “etico quando la volontà del ben eseguito supera quella del profitto”.
Il volume spiega che il biologico “per la legge è un metodo di produzione agricola, per i consumatori un prodotto da acquistare, ma per i contadini è molto più di un bollino o di un’etichetta”, è uno stile di vita, un modello economico, una relazione etica con la terra e le persone.
“La Cooperativa La Terra e il Cielo nacque nel 1980 grazie ad alcune persone che volevano diventare zappatori senza padroni e scelsero un modello organizzativo orizzontale, non gerarchico, una filiera umana portatrice e attuatrice dei medesimi valori, delle stesse pratiche senza distinzioni tra come si lavora e che cosa si fa nel tempo libero”, racconta Bruno Sebastianelli…
… spiegando la sua filosofia: “essere coltivatori diretti ed etici anche della propria vita e delle proprie relazioni, ove il superfluo non sia più necessario, in una rete che rispetti l’individualità e la libertà del singolo; valorizzandole nella riscoperta della cooperazione, della comunità; scegliendo la felicità dell’essere prima che il possesso degli oggetti; in fondo come potrebbe e dovrebbe essere il divenire della società umana”.
I contributi del volume sono firmati anche dal mugnaio Sirinaldo, dal filosofo Roberto Mancini, dal docente e botanico Fabio Taffetani, da Maurizio Pallante del Movimento per la Decrescita Felice…
… e da Andrea Bomprezzi…
… sindaco di Arcevia.
Infine “tutti a tavola con le rare ricette contadine, i mangiari di casa dell’Archivio Varnelli” (siusa.archivi.beniculturali.it).
Info: www.altreconomia.it