Rosè Brut di Corvina e Corvinone, dalle colline sul Lago di Garda
Sulle colline moreniche che guardano il versante veronese del Lago di Garda ci sono uve che godono di un clima speciale come il panorama, avvolte da un’aria frizzante che induce a vinificazioni brillanti.
Lo ha capito fin da subito Romano Giacomelli, quando nel 1971 fonda l’azienda Monte Saline per produrre “vini classici veronesi, con uve autoctone”. Infatti già l’anno successivo dà vita alla prima vinificazione di spumante metodo classico.
Gli intensi studi e confronti fanno maturare la convinzione “di produrre Bardolino Chiaretto Metodo Classico, cosa che nessuno aveva mai tentato prima”. Nel 1979 la decisione di vinificare vecchie varietà storiche di vitigni veronesi.
La storia odierna parla di una magnifica spumantizzazione in rosato dei vitigni autoctoni Corvina e Corvinone, coltivati nei comuni di Affi, Cavaion, Bardolino e Caprino, tutti in provincia di Verona.
Il Rosè Brut Metodo Classico 24 mesi è composto da Corvina 80% e Corvinone 20%, uve nere vinificate in rosa. La pressatura soffice di uva intera con metodo Cremant la si ritrova nel sorso, cremoso ed elegantemente intenso, dall’intrigante freschezza fruttata.
Il Rosè Brut Nature millesimato, Metodo Classico di almeno 36 mesi, ripropone l’uvaggio di Corvina 80% e Corvinone 20%, sempre vinificato in rosa. Mantenendo la caratteristica cremosità, qui i sentori originari delle uve sono veicolati dalle bollicine con la massima intensità, rendendo la beva più spessa e importante.
In entrambi i casi colpisce come questi spumanti siano riusciti a valorizzare l’impronta territoriale, riuscendo a trasmettere il carattere identitario di uve di grande personalità.
Andrea Giacomelli ci spiega le caratteristiche di questi vini, frutto di una lunga e intensa passione di famiglia.
Info: www.montesaline.com