Romeo del Castello, a Randazzo: quando il vino somiglia a chi lo fa
Se certi vini li capisci già guardandoli nel bicchiere, lo stesso può accadere scrutando il volto di chi li fa, perché i vignaioli più sinceri e appassionati finiscono con l’enomorfizzarsi, o con l’antropomorfizzare il proprio vino se preferite.
Accade pienamente con Chiara Vigo che sull’Etna coltiva le vigne di famiglia che danno vita ai vini delle Fattorie Romeo del Castello. Volto per nulla sfiorato da alcun trucco, come il suo vino, fieramente iscritto al movimento dei vini naturali. Acconciatura che richiama le acconciature siciliane di un tempo, antiche come i vitigni autoctoni del territorio etneo che vinifica, il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio. Quindi la fierezza intellettuale della donna odierna, moderna come la strategia di puntare sul rapporto tra vino e arte per le sue etichette che diventano strumento promozionale.
Chiara sembra davvero in osmosi con la splendida tenuta della famiglia di cui si occupa insieme alla madre Rosanna.
La tenuta si trova nel territorio di Randazzo, a 700 metri di altitudine. Un angolo di paradiso sul versante settentrionale del vulcano, lambito dall’esile corso del fiume Alcantara.
Una tenuta che segna la storia della famiglia di appartenenza, tra grande sacrificio contadino e un dramma rielaborato in un nuovo inizio.
Chiara Vigo ha deciso di tornarci per onorare la tradizione di famiglia, malgrado le ambizioni giovanili fossero altre. Si era infatti laureata in Scienze della Comunicazione a Bologna con una tesi sulla copertina dei libri, sotto la direzione di Umberto Eco. Come se non bastasse, aveva pure conseguito il dottorato in Scienze delle Arti della Scuola di Studi Avanzati a Venezia. Ma il richiamo della tenuta di famiglia l’ha ricondotta nella sua Sicilia, dove non disdegna affondare le mani nella terra, punta di diamante oggi della nuova figura del contadino intellettuale.
Traccia evidente della sua formazione intellettuale la si rinviene anche negli ambienti della tenuta. Qui tiene la collezione di etichette d’artista oggetto della sua tesi di laurea, poi pubblicata da Cicero nel 2007 con il titolo Arte e vino. L’etichetta d’autore come immagine del gusto.
La conferma della vocazione culturale di Chiara e famiglia viene dal progetto di creare in azienda un Museo della Vite, del Vino e dell’Etichetta, i cui oggetti sono per adesso custoditi nei locali del palmento e delle cantine.
Ecco come Chiara Vigo ci descrive la sua azienda.
Due i vini delle Fattorie Romeo del Castello. Il Vigo è considerato la punta di diamante: austero e nobile, vede la luce soltanto nelle annate migliori.
Poi c’è l’Allegracore che noi abbiamo amato molto: un autentico distillato di Etna, perché propone il vero gusto che aveva una volta il vino di questo territorio. I tannini si sciolgono in una freschezza fruttata esaltata dalla vinificazione in totale assenza di passaggio in legno. Nel bicchiere, una sinfonia.
Abbiamo chiesto a Chiara Vigo di parlarci dei suoi vini.
Info: www.romeodelcastello.it