Murgo, dall’Etna le magmatiche bollicine di Nerello Mascalese
Prendere un vitigno autoctono siciliano e farne uno dei migliori spumanti del mondo, mentre il resto d’Italia si sdilinquisce per le bollicine omologate tratte da convenzionali uve internazionali: sta in questa coraggiosa sfida culturale, vinta trionfalmente, il genio che ha reso la cantina Murgo un’azienda di culto di caratura internazionale.
Perché ci voleva un colpo di genio per intuire che il Nerello Mascalese, simbolo ancestrale della viticoltura dell’Etna, potesse essere superbamente spumantizzato, in anni in cui – era il 1990 – non era ancora di moda come adesso.
Invece i numerosi fratelli Murgo si sono rimboccati le maniche e nei terreni di famiglia a Santa Venerina, in provincia di Catania, hanno realizzato il miracolo.
Fratelli che prima erano sparsi per il mondo, per effetto dell’attività del padre diplomatico, il barone Emanuele Scammacca del Murgo, il quale però decise di investire tutti i suoi averi nell’agricoltura e dispose che fossero soltanto i figli a gestirne le attività.
La forza della terra di Sicilia ha fatto da catalizzatore, riunendo i Murgo tra i tanti filari dell’azienda, in particolare quelli della Tenuta San Michele, in mezzo ai quali trovano posto non soltanto l’intera filiera della vinificazione, ma anche un elegante agriturismo e un ristorante.
Filari con le uve tipiche della zona, come il citato Nerello e le bacche bianche di Carricante e Catarratto, affiancate da alloctoni come Chardonnay, Pinot Nero, Syrah e Cabernet Sauvignon.
Da queste viti vengono tratti vini di diverse categorie: Etna Doc tradizionali (con gli autoctoni); le linee Lapilli e Arbiato, destinate a un gusto più cosmopolita; la gamma Tenuta San Michele, cru prodotti soltanto nelle annate migliori.
Quindi le tre declinazioni degli spumanti Murgo, realizzati da sole uve di Nerello Mascalese con il metodo classico e affinati a lungo sui lieviti: il Brut dal bouquet ricchissimo e potente, il Brut Rosè intrigantemente succoso e sfaccettato, infine il monumentale Extra Brut, austero e commovente.
Le peculiarità del Nerello rendono uniche queste bollicine etnee, per intensità olfattiva e complessità al palato, con un corredo infinito di sfumature minerali: impossibile trovare di meglio in quanto a originalità e capacità di emozionare.
La qualità dei vini Murgo è figlia anche della responsabilità che l’azienda ha assunto verso le problematiche bioetiche: infatti nella coltivazione dei vigneti sono utilizzate soprattutto tecniche naturali a basso impatto ambientale.
Ma il vero segreto sembra risiedere nella gentilezza dei Murgo e nella loro elegante umanità: sarà una sensazione, ma ritrovi le stesse qualità a ogni sorso dei loro vini.
E’ Costantino Murgo a raccontarci questa azienda familiare e i vini che produce.
Info: www.murgo.it