Mim. Museum in Motion, al Castello di San Pietro in Cerro (Piacenza)
Il MiM – Museum in Motion si trova all’interno del Castello di San Pietro in Cerro. Attivo dal 2001, conta oltre cinquecento pezzi d’arte contemporanea, tra opere di pittura, grafica, scultura e installazione. Caratteristica del Museo, la continua rotazione delle opere esposte al pubblico: un motivo in più per visitarlo periodicamente, visto che contiene diversi lavori di artisti importanti, dal dopoguerra a oggi.
Apprezzabile il legame della struttura con il territorio di appartenenza, talmente stretto da diventare addirittura programmatico: “il MiM è idealmente un luogo d’incontro e di riflessione sull’odierna situazione artistica con un forte legame con la sua posizione geografica”…
(Gianni Brusamolino, Tra-perari in viaggio, 2006)
… “L’apertura del MiM è un segnale di una portata che va al di là del suo carattere di animazione locale e testimonia nella provincia piacentina un fatto capitale: la piena coscienza di un’arte senza limiti aperta a tutti gli uomini di buona volontà del nostro immediato futuro” (dal volume Museum in Motion – Opere di autori contemporanei per una collezione al Castello di San Pietro, ed. Mazzotta – ottobre 2001, vol 1).
(Eugenio Carmi, 11 settembre 3, 2002)
Da questa filosofia scaturisce la presenza nella collezione di un considerevole numero di opere di artisti locali. Fra i pittori del piacentino sono presenti: Armodio, Carlo Bertè, Gustavo Foppiani…
(Gustavo Foppiani, Venezia, 1975)
… e ancora, Alberto Gallerati, Cinello Losi, Ludovico Mosconi, William Xerra e Luciano Spazzali.
(Luciano Spazzali, I costruttori, 1956)
Fra gli scultori del territorio sono invece presenti Sergio Brizzolesi, Francesco Perotti e Giorgio Groppi.
Una sezione particolare è dedicata a un esponente del futurismo, corrente che avuto buon seguito nel piacentino: si tratta di BOT, acronimo con cui si faceva chiamare Barbieri Osvaldo “Terribile”.
(BOT, Senza titolo, anni ’50)
Tra gli altri artisti presenti, va segnalata la presenza di opere di Marco Lodola, Omar Galliani, Ale Guzzetti, Sergio D’Angelo…
(Sergio Dangelo, L’approdo, 1970)
…Fabrizio Plessi, Bruto Pomodoro, Concetto Pozzati, Agostino Bonalumi…
(Agostino Bonalumi, Giallo) (Agostino Bonalumi, Bianco, 1974)
…Mario Schifano e Piero Gilardi…
(Mario Schifano, Paesaggio anemico, 1975-79) (Piero Gilardi, Ibiscus roman, 2003)
e Emilio Vedova.