I vini veronesi della Cantina Vinicio Bronzo, tra il Baldo e il Garda
Ci sono cantine che fanno della semplicità un vessillo. Come la Cantina Vinicio Bronzo con i suoi vini che profumano di sincerità: mai una forzatura per piacere a tutti i costi, mai una concessione alle mode, bensì soltanto la volontà di lasciare esprimere il territorio di coltivazione.
Coltivazione che “conta circa 15 ettari di vigneti situati principalmente nel comune di Caprino Veronese (VR), alle pendici del Monte Baldo, a due passi dal Lago di Garda”.
Qui opera l’Azienda fondata da Vinicio Bronzo nel 1975, quando ha iniziato “a vinificare le uve dei vigneti già coltivati dal nonno”, seguendo la filosofia “di produrre vini che raccontino del territorio e che ad esso siano legati”.
Per questo Vinicio e il figlio Davide, enotecnico, “curano direttamente i vigneti per ottenere le migliori uve ed in cantina vinificano secondo la tradizione nel rispetto delle uve di partenza e dei criteri di produzione integrata e di sostenibilità ambientale”.
Si coltivano vitigni locali come Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, insieme a uve internazionali quali Pinot Grigio, Cabernet Sauvignon e Chardonnay.
Siamo in pieno territorio del Bardolino, il quale si estende tra la sponda orientale del Lago di Garda e le colline moreniche dell’entroterra.
L’amore per il territorio di Vinicio Bronzo si evince anche dalle tante informazioni che il sito dell’azienda dispensa sul Monte Baldo “riconosciuto a livello internazionale come Hortus Europae per la sua unica e grande ricchezza floristica”, nonché sulle bellezze naturali, storiche e artistiche della zona del Lago di Garda che “offre deliziosi itinerari, tutti da vedere e da gustare, sommando al piacere della buona tavola quello di panorami incantevoli, ricchi di arte, storia e cultura”.
Anche i vini di Vinicio Bronzo raccontano questo territorio.
Il Bardolino, composto da uve Corvina Veronese, Rondinella e Molinara, ha due declinazioni: quella della vinificazione in rosso di matrice contadina che dona un vino fresco, molto beverino, adattabilissimo a tavola, sempre gentile e profumato al palato.
La versione rosata del Bardolino Chiaretto punta invece su una spiccata sapida acidità che lo rende gradevolissimo, soprattutto se servito alla giusta temperatura.
Due declinazioni anche per il Cabernet Sauvignon in purezza.
Il Cabernet del Veneto I.G.T. è vinificato in acciaio e questo contribuisce a restituire intatto il corredo aromatico del vitigno, in un trionfo di piccoli frutti rossi maturi.
Nella versione Le Selvole invece c’è un passaggio in piccole botti di rovere che lo irrobustisce nel corpo e nei sentori tanninici, facendone un vino di notevole struttura.
Il manifesto della cantina ci sembra però il Terre Rosse, da vitigni al 70% Corvina e 30% Corvinone: la quintessenza del vino veronese, con la sua speziatura dolceamara e gli inconfondibili profumi fruttati.
Estremamente amabile il Moscato Giallo Frizzante Dolce, perfetto vino da fine pasto, soprattutto se accompagnato con la pasticceria.
Info: www.cantinaviniciobronzo.com