Birrificio Rurale di Desio (MB), grande carattere e beva importante
Se un birrificio si dà come nome “Rurale”, è evidente che dietro c’è un aspetto non meramente semantico ma concretamente programmatico.
Infatti il Birrificio Rurale di Desio (MB) afferma chiaramente sul proprio sito che, fin dalla sua fondazione nel 2009, l’idea dei cinque appassionati birrofili che vi hanno dato vita è stata di “ritrovare le origini agricole della birra in un territorio a forte vocazione rurale”.
Da qui l’idea di allocare inizialmente il birrificio in una struttura agricola “che un tempo immagazzinava il raccolto annuale: il silos”.
Poi, la necessità di “garantire un prodotto di qualità superiore” e di “un severo controllo delle norme igieniche e delle condizioni di conservazione” hanno portato allo spostamento nella struttura attuale, “sicuramente meno romantica della precedente”, ma molto più funzionale.
E’ in questa sede in Brianza che nascono birre “ad alta fermentazione, crude (non pastorizzate), non filtrate e senza aggiunta di alcun conservante, un vero prodotto naturale in cui quei sapori e profumi oggi non percepibili nelle birre commerciali vengono esaltati”.
Lo scopo è di “creare una produzione artigianale in cui si privilegi il rapporto tra noi che produciamo e voi appassionati consumatori, affinché abbiate maggiore sicurezza sulla qualità delle materie prime e possiate godere di un prodotto vivo”.
I prodotti del Rurale inseguono l’idea di birre che abbiano carattere senza rinunciare all’estrema bevibilità.
Tra le birre prodotte, molto nota la Seta, in stile wit-blanche, Birra dell’Anno 2014 per Unionbirrai nella “categoria birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione belga”, speziata con coriandolo e buccia d’arancia.
Premiata anche la 3° Miglio quale “Birra ad Alta Fermentazione tra 12° e 16°P”: è una American pale ale con “aromi agrumati e resinosi, sentori balsamici di pino mugo e pompelmo”.
Tra le nostre preferite c’è la Seta Special, caratterizzata da un sentore di bergamotto strabiliantemente equilibrato: è ben difficile utilizzare l’agrume dall’aroma più potente che esista, il Rurale ci riesce con un’autentica prodezza brassicola.
E’ una blanche, “capostipite di una linea di stili tradizionali, reinterpretati e caratterizzati da una nota prettamente italiana”, tanto che il birrificio si spinge a definirla “la prima vera e propria Blanche Italiana”, mentre tutte queste birre “saranno identificabili con il marchio The Italian Touch”.
A parlarci del Birrificio Rurale è Lorenzo Guarino.
Info: www.birrificiorurale.it