La Nuova Botte, ristorazione sincera nella Sirmione turistica
Passeggiare in centro a Sirmione, nella zona della penisola compresa dentro le mura, è tanto emozionante sul piano paesaggistico quanto sconsolante sotto l’aspetto culinario.
Nella perla urbanistica della sponda bresciana del Lago di Garda meridionale, infatti, quasi nessun ristorante sembra sfuggire alle ovvietà da rifilare agli ignari turisti, approfittando del fatto che in gran parte di tratta di stranieri.
Se provi a chiedere a qualche ristoratore se abbia in menu ricette locali o prodotti tipici, ti guardano male, come se fossi tu quello strano a chiedere di mangiare gardesano… qui sul Garda! E non fossero invece strani coloro che fanno ristorazione anonima in un luogo di lago ricco invece di peculiarità gastronomiche.
In questo panorama sconfortante che Sirmione dentro le mura condivide con molte altre città italiane a eccessiva vocazione turistica (la terribile Venezia su tutte), abbiamo comunque scovato un angolo di sincerità in cui potere provare qualche eccellenza territoriale.
Si tratta del ristorante La Nuova Botte, in via Antiche Mura 25.
La proposta per assaporare un po’ di territorio è legata alla Piccola selezione di Formaggi. In questa selezione, si può assaggiare una tipicità casearia gardesana come la Formaggella di Tremosine, formaggio a pasta molle di latte vaccino di spessa consistenza che prende il nome da una località dell’Alto Garda bresciano.
Sempre tra le tipicità di questa portata, il Valle Camuna, molto intenso e solubile, profumato, aromatico, dal bel sapore di latte di una volta.
Completano il piatto una Robiola e un Tomino, entrambi dal Piemonte.
Perfetti per accompagnate i formaggi i prodotti da forno preparati dalla cucina del locale.
Nell’ottica di un pranzo non impegnativo, da provare a occhi chiusi la pizza del locale: lievitata tra le ventiquattro e le trentasei ore, è soffice, profumata, digeribile, cotta alla perfezione. E’ un must del locale, forse la prima ragione di attrazione dei clienti fidelizzati.
Tra le referenze territoriali della carta dei vini, abbiamo scelto il vitigno autoctono del Garda, il Groppello, nella versione di Costaripa: materico, con molto corpo, un classico.