La Cascina nel piatto: Guzzafame, a Gaggiano (MI) con chef Takeshi
Naviglio grande, svolta a destra per un ponte stretto che salta il fosso e ti ritroverai a nuotare nel verde, ad ammirare le culture, fino alla corte settecentesca della Cascina Guzzafame, dove la famiglia Monti gestisce l’azienda agricola, le stalle, il piccolo caseificio, i due ristoranti, la bottega e la cascina didattica (ci sarebbero anche i corsi di yoga).
Il bisnonno Gaetano allevava vacche a Nosedo, vicino all’Abbazia di Chiaravalle, nonno Adolfo è stato fra i fondatori del Consorzio Produttori Latte Milano. Papà Augusto, laureato in Agraria e zootecnico all’avanguardia, si trasferì con la moglie Ada a Vigano Certosino creando l’azienda agricola che vediamo oggi. Figli e nipoti ne continuano, diversificando, la storia.
Guzzafame è una corte, si sente lo stallatico, è fiorita e operosa fra i bambini e i clienti del ristorante mensa (dai 10 euro) che diventa agriturismo nel weekend (dai 20 ai 30).
Il caseificio trasforma subito il latte in ottima mozzarella, il maiale viene affidato a un piccolo salumificio di Magenta, l’incrocio fra Angus e Frisona delle loro stalle viene venduto e servito, ci sono i prodotti dell’orto, la farina e il loro riso Carnaroli.
Cucina lombarda, l’anima del Parco Sud e l’interpretazione dello chef Takeshi Iwai con la brava sous chef e paistry Maria Giulia Magario per il ristorante gourmet Ada e Augusto.
Menu estivi da 45 e 58 euro, partendo dai prodotti stagionali di cascina. Ambiente incantevole e campagna reale (bambini e adulti felici), visione delicata, in progress.
Pane irresistibile, ottimo burro (transita il latte appena munto davanti), verdure dell’orto, la carne (la frollerei una settimana in più) in tataki con avocado e misticanza.
Ravioli di ricotta di mandorle (dal latte di mandorle), basilico e pomodoro, convincenti come l’Anatra affumicata con daikon, farro e rafano.
Poetica la materia prima del dessert Panna, fragole e camomilla. Abbinamenti dei vini corretti.
Vi segnalo nei due menù gourmet anche i Ravioli primavera, piselli e burrata, il Capocollo, cristalli di olive e crema ‘duia , la Cipolla dolce e amara, Spaghettoni pane, burro, alici e camomilla, Riso al salto, lime zenzero e storione. Orient. Bassa Lombarda.
Francesca Monti cura l’ospitalità del ristorante, “i fratelli l’azienda agricola”, e propone la birra artigianale di Morimondo. “Sono bravi, qui vicino, e il posto stupendo”. Generosi, anche.
Info: www.cascinaguzzafame.it
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 2 luglio 2016