Torna a suonare l’organo più antico di Milano
Per festeggiare la fine del restauro durato due anni, torna a risuonare, tra le volte della chiesa di San Maurizio, l’organo più antico di Milano, un Antegnati del 1554. Per un’intera giornata si alternano concerti di musica sacra del Cinquecento e del Seicento italiano, il repertorio più adatto a ricostruire il connubio tra arte e musica che la chiesa di San Maurizio incarna da secoli nel cuore della città.
I riflettori si accendono quindi su questa splendida chiesa anche grazie alla mostra dedicata a Bernardino Luini che verrà presto allestita a Palazzo Reale. Luini infatti, protagonista della scena artistica del Cinquecento, fu un grande pittore lombardo e insieme a Giovanni Beltraffio e Simone Peterzano, affrescò proprio le pareti della chiesa di San Maurizio al Monastero.
Per l’occasione, il maestro Maurizio Salerno, docente di organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Darfo, Boario Terme, e direttore artistico de “I Pomeriggi Musicali” di Milano, esegue Toccate di Girolamo Frescobaldi, le Variazioni per il paggio Todesco di Bernardo Pasquini e la Toccata V da sonarsi alla Levatione di Froberger.
La chiesa di San Maurizio merita una visita: è aperta dal martedì al sabato, dalle ore 9.30 alle 17.30, grazie al lavoro dei volontari del Touring Club Italiano che all’interno di un progetto su scala nazionale dal titolo Aperti per voi si occupano di tenere aperti i cinquanta più bei luoghi sconosciuti d’Italia, altrimenti non accessibili: palazzi storici, chiese, musei, monumenti, aree archeologiche.