Guida al vino buono a buon prezzo nei supermercati della Lombardia
Definirlo “vino a buon mercato” non è più denigratorio, soprattutto se il “mercato” è uno di quelli “super” della grande distribuzione. Dove hanno capito che i consumatori sono diventati più esigenti e di conseguenza occorre alzare molto il livello della qualità offerta, mantenendo basso il prezzo.
I supermercati di Milano e Lombardia lo stanno facendo con merito, applicando una sorprendente strategia di forte regionalizzazione. Negli scaffali dei supermercati lombardi infatti sono ormai presenza fissa vini territoriali una volta negletti: non mancano mai il vivace San Colombano e la floreale Verdea, gli antichi vini di Milano.
Tra i vini lombardi, se la Valtellina rimane in fascia medio-alta di prezzo, tra gli economici c’è una valanga di Oltrepo Pavese. Il miglior rapporto qualità prezzo ce l’ha Carrefour che ha scelto le meraviglie economiche dell’azienda Quaquarini di Canneto Pavese che produce meraviglie come il Buttafuoco frizzante e un dolcissimo Sangue di Giuda che nulla ha da invidiare al Brachetto, entrambi intorno ai cinque Euro.
Se siete ancora dentro Carrefour, non perdetevi due chicche. Il Montepulciano d’Abruzzo di Riparosso è una succosa prelibatezza che non supera i sette Euro e a volte si trova in offerta. Potente delizia sotto i sei Euro è il Verdicchio dei Castelli di Jesi “Le Muse”, prodotto con grande serietà nell’anconetano da Croce del Moro.
Simply risponde con un altro ottimo Verdicchio nella stessa fascia di prezzo, quello fruttato di Villa Le Querce di Monte Schiavo. Ma la catena si contraddistingue per la scelta dei vini della foggiana Teanum che sciorina eccellenze pugliesi a prezzi di poco superiori ai sei Euro.
Con circa quattro Euro da Esselunga potrete scoprire un favoloso bianco autoctono della Sardegna, il Nuragus di Cagliari della Dolianova, ma se arrivate a sfiorare i sette Euro vi portate a casa un clamoroso Cannonau di Dorgali.