La grande cucina di pesce di Agriturismo Calamosche nel siracusano
Chiunque l’abbia provato, vi darà la stessa sentenza: tra il siracusano e il ragusano, non esiste posto migliore dell’Agriturismo Calamosche per mangiare il pesce.
Si tratta di una trattoria stagionale collocata nel territorio della riserva naturale di Vendicari, in provincia di Siracusa, la quale condivide il nome di una celeberrima spiaggia della zona. Come la spiaggia di Calamosche, anche l’agriturismo in oggetto non è di facile accesso, con il lungo sterrato di oltre due chilometri che ne precede l’approdo, ma alla stessa maniera regala emozioni una volta che lo si raggiunge.
In questo caso emozioni legate a preparazioni culinarie che ogni volta ti fanno saltare sulla sedia per lo stupore: sapori immensi mai provati, cotture più che perfette, materie prime superlative, ricette fenomenali, a prezzi stupefacenti.
Merito dello staff della Trattoria Ducezio di Noto, una parte del quale in estate si trasferisce qui per fare sognare chi ha voglia di una cucina autentica e gustosissima.
Già il pane che ti accoglie è programmatico: profuma come quello di una volta, quello dei vecchi panifici sinceri.
Monumentale l’antipasto misto di pesce, una lunga sequenza di portate, spesso in porzioni abbondanti, come nel caso dell’impepata di cozze che scatena poi una scarpetta senza fine per godere di un brodetto inenarrabile.
Memorabili anche il tortino di pesce spada con verdure, da masticare mugolando per il piacere. Squisite e consistenti le fritture. Autentiche prodezze le preparazioni del polpo. Ottimi il peperone ripieno e la polpetta di neonato.
Ma ci sono anche dei primati mondiali assoluti di cui riferire.
A partire dal polpo, mai mangiato così morbido, vero miracolo dovuto alla mano del cuoco: in una delle due versioni, è accompagnato da una salsa golosissima.
Poi, i più buoni spaghetti con i ricci mai provati nella vita (e non siamo gli unici a pensarlo e a dirlo): in bianco, immersi in una sorta di emulsione intrisa del sapore potente dell’irsuto frutto di mare, presente a pezzettini in quantità generosa, è un’esplosione inaudita di gusto che conduce a un’estasi ghiotta. Nei ristoranti di Catania se lo sognano ormai un piatto di pasta con i ricci di questo livello, malgrado un tempo il capoluogo etneo ne vantasse il dominio.
Abbiamo passato tutto il tempo a commuoverci davanti a questi spaghetti, ripetendoci di non potere credere a tanta bontà. Applausi, in piedi.
Non sono da meno gli spaghetti con ricci di mare, vongole e pomodoro ciliegino: tempestato di molluschi freschissimi, il condimento è in quantità trionfale come la gioia organolettica che regala.
Coerente ma non vincente soltanto la scelta di servire esclusivamente il vino della casa: l’Inzolia in purezza proposto è privo di profumo e troppo tenue nel corpo, con una sensazione di diluito, ma per fortuna non eccede con l’acidità. In zona ci sono vini padronali ben superiori e sempre poco costosi che potrebbero prenderne il posto per accompagnare con maggiore efficacia le meraviglie che escono dalla cucina.
Di sublime cremosità invece il sorbetto al mandarino con cui chiudere un pasto che segnerà a vita la vostra memoria.
Il locale è aperto soltanto da aprile a settembre: quindi sono gli ultimi giorni per potere vivere questo miracolo.
Info: tel. 3478587319