Pecorino Amatriciano dei Monti della Laga, il gusto della solidarietà
Il Pecorino di Amatrice è uno degli ingredienti dell’amatriciana, ricetta assurta a simbolo della tragedia del terremoto che ha colpito proprio la città in cui è nata, in provincia di Rieti. Adesso che è necessaria la solidarietà per tamponare le emergenze e progettare la ricostruzione, è questo stesso Pecorino ad avocare a sé il ruolo di sostenitore concreto.
Lo si è visto al recente Salone del Gusto che Slow Food ha organizzato a Torino, dove tra gli espositori c’erano anche produttori del Pecorino Amatriciano dei Monti della Laga, il cui areale tipico di produzione, secondo disciplinare, “è situato nel comprensorio dei Monti della Laga all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, a cavallo di tre regioni (Abruzzo, Marche e Lazio) e tre province (Rieti, Teramo e L’Aquila) e comprende i seguenti comuni: Campotosto (AQ) , Montererale (frazioni di Aringo e Santa Lucia), L’Aquila (dallo spartiacque del valico delle Capannelle a Porcinari e Provvidenza); Amatrice ed Accumoli in provincia di Rieti; Cortino, Crognaleto, Rocca Santa Maria, Campli, Valle Castellana, Civitella del Tronto e parte dei comuni di Torricella Sicura, Montorio al Vomano, in provincia di Teramo; parte del territorio di Arquata e di Acquasanta per la provincia di Ascoli Piceno” (www.transumanzaamatrice.it).
Diversi i nomi di luoghi che abbiamo sentito nelle cronache del sisma: per questo, parte del ricavato alle fiere in cui verrà esposto e venduto il Pecorino Amatriciano dei Monti della Laga, sarà devoluto ai terremotati.
E non è certamente un grande sacrificio acquistare questo ottimo pecorino, solvibile e suadente da giovane, intenso e prorompente quando raggiunge un anno di stagionatura.
A raccontarci questo prodotto è stato Ivan Marinelli che al Salone del Gusto ha rappresentato quello prodotto dall’azienda La Mascionara della provincia dell’Aquila.