Pomodori secchi siciliani di Agriblea, tradizione alla luce del Sole
Il pomodoro essiccato al sole è un caposaldo della tradizione agroalimentare siciliana: la sua preparazione è un rito, la sua memoria è ancestrale, il suo gusto è unico al mondo. Soprattutto se si tratta del pomodoro del ragusano.
Ne è simbolo esemplare Agriblea, azienda di Ispica “specializzata in prodotti biologici essiccati ed in particolare la produzione dei pomodori secchi e pomodorini ciliegini secchi”, la quale “forte di una esperienza consolidata nel tempo ha saputo coniugare l’antica tradizione contadina siciliana ed innovazione che si concretizzano nella realizzazione di prodotti di alta specializzazione e tipica caratterizzazione”.
Alle parole del sito dell’azienda occorre aggiungere una sottolineatura sul gusto strepitoso dei loro prodotti. Come in un miracoloso abbraccio, la luce del Sole e l’aria della Sicilia, nell’essiccare i pomodori, ne trattengono tutte le straordinarie qualità organolettiche, come condensando sapori e profumi del prodotto fresco.
“E’ nel processo produttivo che Agriblea ha il suo punto di forza realizzando un prodotto di nicchia”, conferma l’azienda: “sfruttando infatti le particolari condizioni climatico-ambientali, tipiche della Sicilia sud-orientale, vengono esaltate le qualità organolettiche proprie del prodotto nel rispetto delle più severe ed efficaci norme igieniche”.
Diverse le declinazioni.
Come la Ciappa, termine che “identifica i pomodori secchi per il loro l’aspetto piatto (“ciattu” in dialetto siciliano), altrimenti detti anche Ciappa ri Pummaroru“.
Può essere di Pomodorino Ciliegino o di Pomodori Secchi
L’azienda descrive pomodori secchi e ciliegini secchi Agriblea come “mezzi pomodori salati ed essiccati al sole, di aspetto carnoso ed elastico, di colore rosso bruno per la buccia e chiaro per la polpa, di odore fragrante e gradevole, senza note estranee, dal sapore deciso e caratteristico”.
La masticazione estrae i succhi residui da questi pomodori, trasformandoli in stille di gioia per il palato, facendoti sentire trasportato idealmente nel campo in cui sono stati coltivati.
Autentico capolavoro il Capuliato, “pomodori secchi tritati, da Ciappa essiccata al sole”. Si tratta di una preparazione identitaria dell’ispicese, vero simbolo della gastronomia locale: la riduzione a pezzettini del pomodoro lo rende molto eclettico in cucina, dove ne basta un pizzico per fare esplodere di gusto qualsiasi pietanza. In loco lo si associa in cottura con il Caciocavallo Ragusano, ma gli utilizzi sono infiniti.
Talmente tanti che Agriblea ha dedicato una sezione del suo sito alle ricette in cui si possono utilizzare tutti i suoi pomodorini: primi piatti con i pomodori secchi, pomodorini ciliegino Pachino secchi coltivati ed essiccati in Sicilia, quindi preparazioni tradizionali “di Pasta, Tagliatelle, Spaghetti, Fusilli, Penne, Maccheroni, Tortiglioni, Riso, Risotto con i pomodori secchi Agriblea”. Ci sono anche secondi piatti e ricette crudiste.
Il sapore di questi pomodori è talmente forte e persistente che non teme l’abbinamento con alcun tipo di cibo, neanche con quello di maggiore personalità.
La sincerità di Agriblea si percepisce dall’importanza che dà alla trasparenza, come testimonia la sezione del sito chiamata Guarda con i tuoi occhi la nostra azienda.
Vi si racconta del territorio e Agriblea, “i prodotti, i nostri campi, l’essiccazione e la Lavorazione”, mostrando “dove e come produciamo i pomodori secchi in Sicilia”, ovvero la Val di Noto, “ad appena 2 km da Ispica (RG), l’antica Hispicaefundus”; vicine ci sono Noto, Pachino, Modica e Scicli, mentre “le condizioni pedoclimatiche favoriscono le produzioni in pieno campo dei nostri pomodori biologici e vegani”.
Si prosegue con la rivendicazione di pomodori “buoni e genuini come quelli fatti dalle nostre nonne”, prodotti con “il rispetto dei tempi e dei modi della tradizione contadina, coniugati ad una innovata tecnica di micro-irrigazione e ai precetti della agricoltura quantistica”, attraverso un processo di lavorazione che si svolge in diversi fasi: “l’arrivo del prodotto fresco dai campi, la spazzolatura e spruzzatura dei pomodori con acqua, la caduta in vasca di lavaggio, il taglio e la salagione”.
La qualità, non è un caso.
Info: www.pomodorisecchi.com