Rinascono i vini autoctoni dell’Isola di Capraia (Arcipelago Toscano)
C’è una lunga storia familiare dietro la rinascita dei vini autoctoni dell’Isola di Capraia, all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ad opera dell’azienda agricola biologica La Piana che si trova proprio al centro dell’isola.
Una storia iniziata da una famiglia di armatori e proprietari terrieri che si stabilirono a Capraia intorno al 1600 e che attraverso lunghi passaggi ha condotto oggi a un’attività vitivinicola all’insegna della stretta tradizione locale, inserita in un pregevole contesto ambientale.
“Nel 2000, quando ormai la macchia mediterranea rischiava di sopraffare ogni cosa, è iniziato un lavoro attento e difficile di restauro ambientale dell’area che ha riportato al loro originario splendore questi luoghi restituendo alla vista un territorio antico di straordinaria bellezza”, raccontano dall’azienda che ha deciso di riportarvi anche l’antica pratica della vitivinicoltura.
“Da vitigni di Aleatico viene prodotto un vino rosso passito da meditazione di nome Cristino e un rosato da uva fresca Aleatico”, poi “dopo i lavori di restauro di terrazzamenti esistenti”, scaturisce un Vermentino entrato in produzione nel 2012. Dal recupero di antiche terrazze affacciate sul mare, ecco barbatelle di Vermentino, Ansonica, Ciliegiolo e Sangiovese.
Tutti vini realizzati in regime biologico, accomunati da freschezza e aromaticità, ma soprattutto dalla semplicità della beva.
Ce li racconta Guido Frati.
Info: www.lapianacapraia.it