Cibo Nostrum sull’Etna e 110 chef per il Parkinson a Taormina
Qua la pinna. E la zampa. Cibo Nostrum è un lungo abbraccio fra Zafferana e Taormina, gli oltre cento chef e i laboratori per le strade del borgo, i congressi e le cene all’Esperia Palace Hotel di Emma Cutuli e chef Seby Sorbello a Zafferana.
Il padrone di casa con i Cuochi Etnei e Pietro D’Agostino de La Capinera in questo spettacolare street cooking benefico per la ricerca sul Parkinson.
Ho visto piatti di memorabile semplicità, gioia e sorrisi.
Paolo Barrale del Marennà a Feudi di San Gregorio declina lo sgombro con gli ultimi sparacelli e una preparazione giapponese.
Poi tutti in strada, la pizza chiena, una ventresca di tonno gigantesca (e il pesce intero), la pappa al pomodoro col caciucco, lo sgombro marinato di Martina Caruso, le bottiglie di Vincenzo Trigona, sta arrivando il cabernet in purezza, il fantastico Perricone Etna di In Carrozza, il rosè due anni sui lieviti di Tenute Moganazzi, una fantastica pasta rossa con il cavolo trunzu di Aci(reale), le zampe di gallina fritte piemontesi di Marco Sacco.
Renato Rizzardi gioca su un raviolo sottile e due stagionature di un Asiago riserva, mi perdo il pane, la pizza, il trancio di tonno, i dolci, le panelle e molto altro.
Simone Strano, Giuseppe Raciti, Giovanni Grasso e Giuseppe Torrisi, allietano con la coppola la cena. Grande l’arancino di alici e cipolla rossa caramellata.
Paolo Gramaglia del President racconta cosa mangiavano i romani a Pompei, I Sentieri dell’Etna nel parco dell’Esperia erano un trionfo di “masculine da magghia” (le alici freschissime e fritte), la ricotta fatta sul posto dal casaro come la “sasizza” “cunzata” sul banco dal macellaio.
Le Cantine Nibali della Contrada Feudo di Mezzo a Passopisciaro avevano portato l’Etna Rosso Kirnao, Nerello Mascalese e Cappuccio, asprezze da vino contadino evoluto, leggera carbonica finale. E il Vinazzu, raccolta tardiva e segreti, il piglio di un giovane Amarone abbronzato al Sud.
Quota, escursioni termiche, ventilazione ed ossidazioni contribuiscono a stupire. Un convegno sul pesce azzurro, la prova del menu della Nazionale Cuochi per le prossime Olimpiadi di Erfurt, corsi di aggiornamento e dimostrazioni di tecniche e nuove tecnologie Fic e gli eventi Chic completavano il programma.
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 28 maggio 2016