Passeggiata della Lanterna, via d’accesso alla storia di Genova
Il porto di Genova, visto da lontano, può apparire come un febbrile opificio di traffico commerciale e turistico, essendo “il naturale sbocco sul mare della zona più industrializzata del Nord Italia”, come lo definisce il sito della Regione Liguria, quando fa notare che si trova “in posizione ideale per servire l’apparato industriale e i mercati di consumo europei” (www.regione.liguria.it).
Eppure anche la zona più industrializzata del Porto cela un’anima romantica colma di Storia. Basterebbe la presenza della Lanterna con annesso museo ad alimentare interesse culturale per il sito.
Ma ad amplificarne a dismisura il fascino è la cosiddetta Passeggiata della Lanterna, percorso di circa ottocento metri che rappresenta la via di accesso all’icona simbolo di Genova. Un camminamento non casuale, perché ricalca quello che anticamente consentiva l’accesso alla città.
La piccola arteria pedonale funge quasi da passerella, in tutti i sensi. Vi si vede infatti sfilare tutta la bellezza di Genova, come una carrellata cinematografica che inquadra una meraviglia urbana che si lancia dalla collina per tuffarsi nel mare.
Una visione unica non soltanto della città, ma anche di alcune attività portuali che non si potrebbero osservare altrimenti, impossibile da godere da qualunque altra parte.
“La struttura di legno e acciaio della Passeggiata, riecheggiando gli antichi camminamenti di ronda posti alla sommità delle fortificazioni, si aggrappa alle mura a formare una balconata continua” ha scritto Paola Fanuzzi su Progetto&Pubblico nel 2006…
… descrivendola “come un percorso pedonale panoramico che si snoda all’interno del porto commerciale, ripercorrendo il sedime delle mura seicentesche ed ottocentesche, per giungere ai piedi del promontorio su cui si staglia la Lanterna. Il rapporto con il duro contesto portuale (infrastrutture, gru, viadotti) e la presenza di valori simbolici che richiamano alla memoria il lavoro che si svolgeva sulle banchine, sono i temi che hanno guidato le scelte progettuali”.
“Con la realizzazione della passeggiata della Lanterna e del Museo, Genova si è riappropriata di un monumento che, collocato all’interno dell’area portuale, era stato a lungo marginalizzato rispetto alla città e al suo sistema viario” si fa notare sul sito del progetto Iter, specificando che “la trasformazione in parco urbano dello spazio circostante il faro ha contribuito alla riqualificazione dell’area che, nel 2004, ha visto concludersi gli interventi di restauro riguardanti le fortificazioni sabaude, un tempo sede della guarnigione di difesa della Nuova Porta” (www.architetturadelmoderno.it).
Il lavoro che ha riguardato la Passeggiata non è stato soltanto di tipo architettonico e paesaggistico, bensì anche espositivo: lungo il camminamento infatti sono stati disposti dei cartelli che forniscono sintetiche ma esaustive informazioni storiche sul sito.
I pannelli sono anche generosi nell’offrire splendide immagini, foto storiche che documentano momenti di vita dei portuensi e dell’indotto…
… come la storia dei carbuné, gli scaricatori invisibili, raccontata nel cartello sottostante.
Passo dopo passo, si viene così colti da un senso di straniamento dal presente che conduce a una commozione nostalgica, ma riscaldata dal Sole che eternamente benigno sorride alla città.
Tra i sostenitori storici di un tale recupero importante per Genova va segnalato Bruno Cervetto, già Vicesegretario Generale della Provincia e Direttore del settore Turismo e Beni Culturali: a lui abbiamo chiesto di illustrarci questo luogo magico.
Info: www.muvita.it, www.liguri.org