Le nuove focacce natalizie di Gatti, dolci omaggi all’Emilia verdiana
Il genio ipercinetico di Claudio Gatti ne ha sfornata un’altra delle sue: un paio di nuovi omaggi al suo territorio in forma di focacce dolce capaci di raccontarne i prodotti, la storia, l’arte e quindi l’anima.
La più clamorosa nel suo simbolismo è La Focaccia di Giuseppe Verdi, visto che già sul sito della sua Pasticceria Tabiano dichiara che “ci abbiamo messo tutti i sapori e i profumi delle terre che hanno dato i natali al Maestro”.
Sono quelle terre verdiane che ospitano il laboratorio di questo maestro pasticcere del parmense che ormai è l’emergente di spicco dell’intera gastronomia dolciaria italiana. Siamo a Tabiano Bagni, frazione di Salsomaggiore Terme, quindi non bisogna neanche spiegare la presenza nella citata focaccia del vino Lambrusco, nella forma di quegli sciroppi che hanno reso celebre lo stile di Gatti.
Si tratta di una bagna alcolica che ottiene il doppio scopo di insaporire il lievitato e al tempo stesso di conservarlo in maniera naturale, senza alcuna aggiunta di prodotti chimici. Infatti “i sapori e i profumi sono determinati esclusivamente dalle materie prime”, come riportano le etichette dei suoi prodotti che dichiarano i metodi di produzione artigianale “mantenendo fede alle tradizioni senza aggiungere conservanti, coloranti e aromi”.
La consistenza spumosa della focaccia dedicata a Verdi è ingolosita da cioccolato e scorze d’arancio, brividi aromatici che si innestano sui sentori vinosi elegantemente accennati dello sciroppo di Lambrusco.
L’altro omaggio territoriale di Gatti è la Focaccia Dolce della Duchessa, chiaro riferimento alla duchessa di Parma Maria Luigia che nel cuore dell’800 ebbe grande ruolo nella crescita dell’attività termale proprio di Tabiano. Gatti qui spinge l’acceleratore sulla ghiottoneria e crea un sontuoso lievitato che trabocca godimento da ogni parte: merito di un’irresistibile crema di zabaione che si insinua in un tripudio di cioccolato, miele, sciroppo di arance siciliane e pura pasta di nocciole. Un trionfo.
La mano di Gatti non ha nessun paragone possibile con alcun altro pasticcere: la sua cifra potente e a tratti perfino aggressiva sul piano dei sapori, potrà anche dividere in base alle categorie del gusto, ma è un unicum che deve essere provato almeno una volta da chiunque ami l’arte dolciaria, perché si parla di una personalità artigiana eccezionale e di combinazioni sensoriali introvabili altrove.
Info: www.pasticceriatabiano.it