Ho visto l’uva dormire e poi svegliarsi in… Barolo
Giro vite, nel senso della vita e della vigna, alla fine della vendemmia all’Alba del tartufo. Siamo in Langa e ho visto l’uva dormire. Questi due giorni sono anche all’insegna del ritorno, da Marco Parusso per vedere la sua cantina quando inizia il miracolo del vino, da Renzo e Gian Pietro, che ho amato all’Antica Corona Reale di Cervere quasi vent’anni fa.
Parusso è un vulcano, “papà aveva la vigna ma qui c’era tanta povertà” (la vecchia foto con la raccolta delle mele in cascina), studia enologia ad Alba con la nouvelle vague dei produttori, nel corso degli anni diventa il rivoluzionario geniale che cambia l’approccio al Barolo.
E il suo è di Bussia. “Lui crea e io faccio quadrare i conti”, sorride la sorella Tiziana. “Se decidi di usare solo legno nuovo sono un investimento di 200mila euro l’anno”, conferma Marco, che mi rispiega sul campo la sua idea. “Vedi quelle cassette? Raccogliamo l’uva e la facciamo riposare per 15-20 giorni, poi senza diraspare la mettiamo nel rotomaceratore.
La parte verde rilascia ossigeno e tannini buoni. Le pigiature sono soffici, le macerazioni a contatto con le bucce lunghe. La fermentazione alcolica avviene spontaneamente con lieviti indigeni, senza uso di solfiti. Il controllo delle temperature, freddo-caldo-freddo è fondamentale.
Poi dall’acciaio si passa in piccole botti di rovere, francesi, che rilasciano nuovo ossigeno, l’affinamento in bottiglia dura sei mesi”.
Bianchi, rossi, bollicine, un Barolo elegante e fine che si esprime da subito, ricco di frutti. Diverso da tutti.
Viticoltura differenziata nei 23 ettari, i crus Bussia, Le Coste, Mariondino, un notevole Barbera d’Alba Superiore, il classico Dolcetto, un Langhe Bianco Rovelli di uve sauvignon , il Nebbiolo base e il Barolo Riserva Oro 1999, 2001, 2004, 2006. Il sorprendente Parusso Metodo Classico da uve di Nebbiolo che sta dai 30 ai 36 mesi sui lieviti. Dal nebbiolo come le prime bollicine di metà Ottocento in Casa Gancia.
Info: www.parusso.com
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 29 ottobre 2016