Masseria Sant’Angelo di Piccoli a Mottola (TA), sapori da razze locali
Un posto dove sembra di tornare alle radici ancestrali dell’Uomo, a quel tempo in cui l’equilibrio tra Uomo e Natura era virtuoso: la comunità allevava con cura e metodi naturali gli animali, per poi impiegarli per muoversi, o per trasformali nel cibo per il loro sostentamento.
E’ così che è nata e si è evoluta la Civiltà.
E’ così che ancora oggi la famiglia D’Onghia lavora nella Masseria Sant’Angelo di Piccoli in contrada Maglio Piccolo 101 a Mottola, in provincia di Taranto. Non è un caso che la parola pronunciata più spesso in azienda è tradizione. Tradizione antichissima cui si associa un rispetto sacro per il territorio e le sue peculiarità.
Il territorio è la Murgia Tarantina, quindi qui si allevano esclusivamente le razze tipiche della zona: l’asino di Martina Franca; la gloriosa razza bovina Podolica, un tempo definita soltanto “pugliese”, prima che la politica ottusa togliesse il riferimento regionale per allargare la definizione a chiunque la allevi in qualunque parte d’Italia; nessun dubbio invece per la regionalità del Cavallo delle Murge, visto che quella Murgese è una razza equina tipica appunto delle Murge, vasta area in cui rientra pienamente la provincia di Taranto.
I cavalli sono splendidi esemplari che si possono ammirare nel maneggio dell’azienda.
I prodotti degli animali vengono invece trasformati nella stessa masseria.
Nel “mini” caseificio aziendale prendono vita squisitezze casearie, come le strepitose Mozzarelle, Ricotta fresca e nella versione da grattugia chiamata Cacioricotta, insieme a vari formaggi pugliesi.
Di piccole dimensioni ma di grandi esiti il salumificio interno da cui vengono fuori tipicità norcine, tra cui il magnifico capocollo di Martina Franca con tutto il suo ricco corredo di profumi e aromi.
Una produzione ricca non soltanto di capacità manuali ma anche di grande amore per una missione che prima di essere imprenditoriale è culturale e identitaria. La famiglia D’Onghia, con la sua masseria correttamente definita “zootecnica”, svolge funzione di presidio e valorizzazione del proprio territorio, nel solco di una solida e appassionata sensibilità impressa nel codice genetico dell’intera famiglia, a partire dal capostipite che ha avviato l’attività quaranta anni fa per continuare la tradizione dell’allevamento delle razze locali, fino ai quattro figli che con entusiasmo ne hanno raccolto il testimone.
E’ una di loro, Rosalba D’Onghia, a raccontarci davanti alla telecamera questa esperienza virtuosa.
Info: Pagina Facebook “Allevamento Sant’Angelo di Piccoli”