La cucina del Perù al nuovo Latinfiexpo di Busto Arsizio (VA)
Torna migliorato e cresciuto in ogni suo aspetto International & Latinfiexpo che si celebrerà fino al 2 settembre nell’area di MalpensaFiere di Busto Arsizio, in provincia di Varese ma comodamente raggiungibile da Milano e dintorni.
Colpiscono subito gli spazi espositivi, più razionali ed eleganti, soprattutto quelli legati alla ristorazione che appaiono più accoglienti e organizzati.
Proprio la ristorazione offre i sussulti maggiori, introducendo novità di cui vi parleremo nel corso delle settimane.
La prima, eclatante, è la presenza quest’anno della cucina peruviana, attualmente la più celebrata dell’America Latina.
Questo spazio è gestito da Edith Cristina Rodriguez Vasquez, già titolare di celebrati locali a Milano, la quale si fa notare per il convinto amore per la tradizione del suo Paese che si traduce un rigoroso rispetto delle ricette, tutte eseguite come nella nazione d’origine, alla vecchia maniera.
Basti provare la versione da manuale della Papa a la Huancaina, con il tubero servito lesso, sommerso da speziata salsa di formaggio.
Squisita la Papa Rellena con Carne, in cui la patata è resa ben sapida, accostata a carne, uova e olive.
Ghiotta la Causa Rellena de Pollo, con il suo tocco di intensa acidità che impreziosisce la carne bianca condita con maionese e accompagnata da uova e olive.
Il Tamales de Chanco, impasto di mais che contiene carne di maiale, è rustico e sostanzioso.
Eccellente il Ceviche de Pescado, con il pesce marinato col limone e insaporito con aglio, sedano, cipolla e coriandolo: per nulla ruffiano, è servito con stuzzicante manioca.
Imperdibili gli Anticuchos, spiedini di cuore di mucca: radicali, croccanti, sono accompagnati da semplici ma ottime patate.
Abbiamo ripreso la loro preparazione, per mostrarvi come vengono cucinati.
Da scoprire il Chaufa Mixto, riso con salsa di soia, pollo e carne che brilla per bontà e originalità organolettica.
Tra un piatto e l’altro fa capolino un affascinante mais bianco, testimonianza dell’attenzione verso le materie prime, diverse delle quali provenienti proprio dal Perù.
Per accompagnare il pasto, ci sono i vini peruviani della Cantina Santiago Queirolo, tutti però da uve alloctone, mentre di autoctona c’è la valida birra peruviana Cusqueña, chiara o scura, la quale vanta oltre un secolo di storia.
Per rimanere nella tradizione invece consigliamo di rivolgersi agli ottimi cocktail della casa a base di Pisco, distillato di uve aromatiche, identitario del Perù. Eccelle in eleganza l’immancabile Pisco Sour, a base di lime, sciroppo di zucchero, albume, bitter d’angostura e Pisco.
A impressionare è però il Capitano, cocktail con cento anni di storia nato dall’incontro con gli europei, il quale prevede Pisco, Vermouth rosso e angostura: forte tanto nel gusto quanto nel grado alcolico, strepitoso.
Sbalorditiva la qualità del servizio: tutti ragazzi di etnia sudamericana che parlano magnificamente l’italiano e si dimostrano preparatissimi quanto dotati di grande umanità e simpatia, capaci di trasmetterti la magia di questa cucina con appassionata competenza e una raffinata educazione. Una vera lezione al pressapochismo di troppi camerieri italiani che vivono questo nobilissimo mestiere con fastidio, come mero mezzo per raggranellare qualche soldo, invece di rispettarlo come merita, in quanto elemento di unione tra la cultura gastronomica e le persone che ne fruiscono. Un applauso dunque al personale di questo locale, meritevole di essere collocato tra i migliori d’Italia.
Plauso convinto anche alla gestione di Edith Cristina Rodriguez Vasquez, alla quale abbiamo chiesto di raccontarci l’esperienza culinaria che offre.
Info: www.latinfiexpo.com