Un “Caciucco” di lago da primo premio
Dopo essersi cimentati in concorsi di “cucina fredda”, basati soprattutto sulla “bellezza” del piatto, i ragazzi del CFP possono finalmente mettersi alla prova in un Concorso di “Cucina calda”, organizzato dall’Associazione Provinciale Cuochi Varesini. Dopo settimane di studio dei piatti, progettazione degli accostamenti, valutazione dei costi, calcoli nutrizionali, ricerche sugli ingredienti e approfondimenti sui prodotti locali di eccellenza, all’alba si dirigono, armati di vettovaglie e padelle, al ristorante Montelago, a Ternate, nella splendida cornice del placido lago di Comabbio. Qui si affrontano agguerrite squadre di aspiranti cuochi, provenienti da 9 scuole alberghiere di tutto il Nord Italia.
3 ore per preparare il piatto, a partire dalle materie prime, e presentarlo ad una giuria di esperti, attenti al gusto, all’aspetto, all’equilibrio ed alla sostenibilità ambientale ed economica del piatto.
Il “caciucco” di lago si aggiudica il primo premio, ed anche il premio speciale Slow Food per la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti del territorio e l’attenzione alla sostenibilità ambientale.
Il piatto è pensato infatti come una rilettura dell’antica usanza di utilizzare i pesci del lago di Como in zuppa (il brodetto), talvolta accompagnati dalla polenta; in questo caso si prevede l’utilizzo del pesce di lago (luccio, bottatrice, lavarello e salmerino, in base alla stagionalità ed all’esito della giornata di pesca) con il coinvolgimento “dell’inimitabile pan de Comm, bianchissimo, croccante e leggero”, un sugo di pomodori di Pachino, una purea di fagioli Borlotti, delle foglie di cavolo nero, un paio di cipolline di Brunate, bianche e dal profumo intenso e fragrante, e qualche assaggio della “biancona”, la patata bianca di Como, introdotta sul Lario nel 1800 dagli Austriaci, poi quasi scomparsa ed oggi oggetto di un attento recupero. L’olio extra vergine d’oliva utilizzato è prodotto a Perledo, sulle sponde del Lago di Como. Tocco aromatico, la presenza della segrigiola, pianta perenne che cresce spontanea nelle zone rocciose delle nostre prealpi, e dell’alloro, che si trova quasi ovunque, lungo le sponde del Lario.
Ne è valsa la pena: la soddisfazione si legge in faccia ai tre rappresentanti del CFP che si sono voluti mettere alla prova!
Oggi i ragazzi sono già pronti per nuove esperienze: li attendono 3 settimane di stage nelle cucine dei ristoranti e degli alberghi del comasco, ma anche di mezza Europa! Aspettiamo con trepidazione i loro reportage culinari dal Lago di Como, dalla Francia, dalla Lettonia, dalla Spagna…