Agricoltura simbiotica: cos’è e quali benefici porta
Nell’incessante ricerca di metodologie di produzione più etiche e rispettose dell’ambiente, si è recentemente affacciata l’Agricoltura simbiotica, promossa e sostenuta anche da un consorzio eco-simbiotico che ha sede a Genola, in provincia di Cuneo.
Il concetto di simbiosi viene sintetizzato come “un’associazione tra più individui da cui ognuno trae beneficio.
Da tale legame “esistente in natura è nata l’agricoltura simbiotica”, descritta come “un nuovo metodo di coltivazione e di allevamento che si fonda sul rispetto e la valorizzazione della simbiosi tra gli attori della catena alimentare: la terra, gli animali e l’uomo”.
In ambito agricolo si parte dalla considerazione che “la terra è un microcosmo tanto grande quanto sconosciuto”, in cui “sotto i nostri piedi abitano miliardi di microrganismi come funghi e batteri che vivono in simbiosi con le piante”. Sono questi microrganismi “buoni e utili” a non consentire a quelli cattivi di insediarsi: il loro insieme si chiama biota microbico.
Tra questi microrganismi “si annoverano i funghi simbionti, i funghi buoni, che si legano alle piante ed hanno il fondamentale ruolo di amplificare l’apparato radicale e di mettere in comunicazione tutte le piante del sistema: il legame che si crea tra il fungo simbionto e la pianta si chiama micorriza”.
Gli effetti dell’Agricoltura Simbiotica sarebbero quelli di migliorare la catena alimentare, la fertilità del terreno e la salute umana.
Per fare ciò, l’Agricoltura Simbiotica “dice NO all’utilizzo di prodotti chimici e veleni, dannosi alla salute dell’ambiente e dell’uomo”.
A spiegarci questa forma di agricoltura è Nicolò Chiappello, nel video che segue.
Info: www.agricolturasimbiotica.it