Fiorduva, vino eroico campano dagli antichi autoctoni di Furore
Il Maestro Veronelli ebbe a scrivere che “sa di roccia e di mare”, richiamando la posizione estrema dei vigneti da cui nasce, a strapiombo sulla Costa d’Amalfi in provincia di Salerno, dove si pratica la vera espressione della viticoltura eroica.
Una zona in cui si scoprono varietà autoctone a profusione: alle cantine Marisa Cuomo ne ha rilevate ben quarantadue e il lavoro di ricerca non è ancora finito.
Proprio tre uve autoctone come Fenile, Ginestra e Ripoli, concorrono a al miracolo chiamato Fiorduva.
Un vino frutto della fatica manuale, ma anche della cultura ancestrale dei contadini del posto che hanno sempre rispettato queste antiche viti, mantenendole nel tempo.
Le uve vengono raccolte manualmente surmature e sottoposte a pressatura soffice. Il mosto viene poi fatto maturare prima in barrique di rovere e poi in bottiglia. E’ così che dopo lunghe attenzioni nasce un bianco anomalo, figlio di vitigni unici di un territorio altrettanto unico.
Ne parla con motivato trasporto Andrea Ferraioli delle Cantine Marisa Cuomo.
Info: www.marisacuomo.com