Albicocca di Scillato, presidio Slow Food della provincia di Palermo
E’ uno dei frutti più profumati e prelibati della Terra, eppure sarebbe scomparso se non fossero intervenuti dei giovani che hanno visto nella sua salvaguardia una ragione di riscatto identitario e di responsabilità civile, oltre che un magnifico atto contadino: è per questo che oggi abbiamo ancora la fortuna di potere godere dell’Albicocca di Scillato che prende il nome dalla città che l’ha eletta a proprio simbolo, in provincia di Palermo, a ridosso delle Madonie.
I giovani in questione sono coloro che hanno creato la società Terre dei Carusi, dal termine dialettale che indica i “ragazzi”.
E’ il marchio con il quale stanno lavorando “per valorizzare i prodotti del proprio territorio trasformando questa passione in una ragione per non abbandonare Scillato”, come riporta il sito di Slow Food che a tale albicocca ha assegnato un Presidio.
Si viene così a conoscenza che “hanno creato e avviato un percorso di recupero di vecchi impianti di albicocco abbandonati” e “lavorando per realizzare nuovi impianti, aumentando così la superficie e la produzione di albicocche di Scillato”.
Si tratta di “una varietà di albicocca precoce, dal frutto piccolo, spesso sfaccettato di rosso, molto profumato e dal sapore intenso”, la cui coltivazione è tradizionale, senza utilizzo di trattamenti chimici e con raccolta a mano.
Poiché “i frutti sono sensibili alle manipolazioni e ai trasporti e, per questa ragione, la loro commercializzazione è limitata ai mercati vicini”, si può gustare questa albicocca in versione lavorata, grazie alla strepitosa confettura che deriva da un’antica ricetta recuperata dalla memoria locale.
E’ un amalgama suadente che amplifica le note varietali del frutto, proponendolo nel suo gusto caratterizzante, grazie all’impiego di una giusta quantità di zucchero e a un segreto antico come l’uso di farina di semi di carruba, addensante naturale e ingrediente tipico della Sicilia. Basta stenderne un velo sul pane o una fetta biscottata, per illuminare una giornata, mentre una cucchiaiata in purezza è pura esplosione di gusto.
A parlarci di questa bellissima storia antica è Alberto Battaglia, nel video che segue.
Info: www.fondazioneslowfood.com