Biblioteca Malatestiana, vanto umanistico di Cesena riconosciuto Unesco
Un monumento perenne al valore fondamentale del libro, un solenne richiamo per la virtù della conoscenza, ma anche un monito per chi tende ad abbandonare il contatto fisico con la lettura: è un ricchissimo ordito di temi elevati la Biblioteca Malatestiana di Cesena, vanto della città ma anche orgoglio nazionale, con primati che la rendono unica.
A partire dall’essere il solo esempio di “biblioteca umanistica conventuale perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria”, tanto da meritare l’inserimento dell’Unesco nel Registro della Memoire du Monde, primo caso del genere in Italia.
Un tributo a oltre cinque secoli di storia trascorsi “nella continuità del luogo, intorno al patrimonio originario, sotto il controllo e la cura della stessa autorità comunale”.
Al suo interno, “fondi a stampa prestigiosi, una raccolta di manoscritti preziosi”, tutto in “un monumento storico-artistico meta di migliaia di visitatori, il più distintivo che la città conservi”.
L’idea di visitare una biblioteca può apparire strana, perché si tratta di un luogo che di solito si frequenta per consultare ciò che conserva e non semplicemente per osservarlo.
Ma in questo caso stiamo parlando anche di volumi antichi di strabiliante bellezza, così preziosi che vanno ammirati nelle teche che li proteggono, mentre quelli consultabili sono opportunamente fissati ai banchi di legno da catenelle metalliche.
Miniature incantevoli, arte calligrafica meravigliosa, rilegature da sogno, un percorso tra queste perle editoriali rinvigorisce l’amore del libro anche nel lettore più incallito e fa venire voglia di prenderne in mano uno anche a chi magari non ne legge nessuno in un anno.
La visita guidata è esemplare in ogni aspetto, supportata in partenza da una lunga serie di pannelli e oggetti esplicativi disposti lungo il corridoio che introduce al luogo in cui sono conservati i volumi: i testi sono chiari e concisi, mentre la grafica è luminosa e attraente, grazie all’utilizzo di immagini e di decori gradevoli.
La durata della visita guidata è agevole anche per il turismo mordi e fuggi ma riesce comunque a dare il senso della profondità dell’esperienza, con descrizione accurata degli oggetti esposti e ottima affabulazione nel racconto delle appassionanti vicende al centro delle quali si è trovata la Biblioteca e il suo prestigioso edificio.
Una storia che parte dall’idea dei frati del convento di San Francesco di costruire una biblioteca già nel Trecento, passando dal primo intervento nel 1450 di Malatesta Novello, signore di Cesena, il quale “fece proprio il progetto dei frati e nel loro convento eresse la sua libraria”, per poi svilupparsi attraverso importanti lasciti e una mirabile opera di conservazione e tutela.
L’edificio è narrante a sua volta, parlando ai visitatori attraverso gli emblemi che richiamano la nobiltà di schiatta dei Malatesti e la loro saga familiare, mentre i dettagli architettonici offrono allo sguardo capitelli, porte di immenso valore, un maestoso portale, soluzioni ingegneristiche degne delle grandi chiese d’arte, colonne decorate, giochi cromatici elegantissimi.
Il patrimonio librario nel corso dei secoli ha messo insieme i “manoscritti commissionati o acquistati da Malatesta Novello”, oltre centoventi codici realizzati in circa un ventennio dallo scrittorio voluto dal signore di Cesena, oltre al preesistente fondo conventuale: “testi di medicina e di scienze, ma anche di letteratura e filosofia”, quindi codici greci ed ebraici.
Nei secoli successivi, libri sono arrivati dai vari ordini religiosi (Domenicani, Benedettini, Agostiniani, Carmelitani, Celestini) per formare la “Biblioteca Nuova, poi Comunitativa, che venne inaugurata il 26 aprile 1807”.
Da notare che “l’inventario del 1870 registrava un totale di 21.673 volumi, fra manoscritti e libri a stampa”, mentre “dalla fine del sec. XIX l’arrivo di donazioni e lasciti di autorevoli cittadini e famiglie cesenati divenne particolarmente importante nella formazione del patrimonio della Biblioteca Moderna”.
La vita moderna della biblioteca è invece fatta di servizi agili che hanno il pregio di attirare tanti nuovi lettori, senza mai dimenticare il luminoso passato di cui la Malatestiana Antica è testimone.
Nel video che segue, alcuni appunti visivi di tanta meraviglia.
Info: http://www.comune.cesena.fc.it/malatestiana/antica