Pasticceria Marescotti di Cavo, una dolce storia nel cuore di Genova
C’è chi la vuole attiva già nel ’700, ma è certo che deve la sua fama alla famiglia Marescotti la pasticceria che oggi è tornata a splendere in via di Fossatello 35R a Genova, ospitata nella Loggia dello storico Palazzo Gattilusio.
E’ rimasta tre decenni chiusa prima che pochi anni fa venisse rilevata dalla famiglia Cavo, il cui laboratorio in passato era già stato fornitore di Marescotti.
Restaurata con amore e rispetto da Cavo, la Pasticceria Liquoreria Marescotti è tornata a nuova vita, riappropriandosi del prestigio che le spetta.
Un prestigio che si avverte già dall’ambiente, per il pregio architettonico e la cura degli arredi, tanto quanto la qualità della proposta enogastronomica. Perché tanto è squisita la loro pasticceria quanto sono eccellenti vini e distillati che il locale propone. Non è raro veder ai tavolini uno dei migliori distillatori d’Italia, Luigi Barile, i cui preziosi nettari sono qui presenti in tutte le loro strepitose declinazioni.
Il successo della pasticceria è tale da essere diventata rito irrinunciabile per molti genovesi ma anche per chi, come noi, non manca mai di farci un salto a ogni passaggio in città.
Merito della competenza del colto e intraprendente Alessandro Cavo, giovane dalla sensibilità antica, capace di creare un’atmosfera tanto elegante quanto familiare che mette d’accordo tutti i tipi di avventori.
E’ grazie a questa pasticceria che è tornata sugli allori la Torta Mazzini, tanto amata dal patriota genovese e oggi apprezzata ancora dai suoi concittadini odierni.
Gli Amaretti di Voltaggio poi sono un’invenzione della famiglia Cavo, la cui ricetta da oltre un secolo viene tramandata di generazione in generazione, apprezzata per la ricca presenza di mandorle.
Qui si può anche mangiare la migliore Sacripantina della città. E’ un’altra tipicità genovese. L’esterno poroso si adagia su un cuore di burrosa crema, con un sentore di liquore che la rende irresistibile.
Abbiamo chiesto ad Alessandro Cavo di raccontarci questo tempio delle delizie, da lui trasformato anche un in un attivo centro culturale.
Info: www.cavo.it