Cipolla di Cavasso e della Val Cosa, presidio Slow Food del Friuli
Dolce e aromatica, tanto da essere gradevolissima cruda ma da prestarsi molto anche alla realizzazione di composte e conserve: è la Cipolla di Cavasso e della Val Cosa, prodotto identitario della terra di queste aree del Friuli Venezia Giulia.
Caratteristico il suo colore rosso, più intenso nella zona di Cavasso, mentre nella Val Cosa tende al rosato.
Poiché dagli anni ’50 la coltivazione di questa cipolla si era persa quasi del tutto, a causa di un rapido spopolamento delle zone di origine dovuto alla migrazione verso le grandi città, Slow Food ha deciso di tutelarla con un Presidio, rammentando la sua lunga tradizione, la quale prevede che “dopo averla fatta riposare e asciugare nelle soffitte delle case”, se ne intreccino i gambi “con erba di palude – che qui chiamano palut – particolarmente resistente e flessibile”: tali trecce venivano “fatte con le cipolle più grandi”, mentre quelle piccole “erano destinate alla conservazione sotto aceto”.
E’ stato il ritorno “di alcuni emigranti che si sono stabiliti nuovamente in questi paesi” a fare riprendere la coltivazione di tale cipolla, grazie anche al recupero dei semi “scrupolosamente conservati da alcuni anziani della zona”.
Oggi la produzione si concentra nei comuni di Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo e nelle aree limitrofe della provincia di Pordenone.
Gli orticoltori che la producono secondo i criteri di Slow Food sono Eddo Bier di Cavasso Nuovo ([email protected]), Michele Bier di Cavasso Nuovo ([email protected]), Alberto Bulfon di Valeriano ([email protected]), Isolina Candon di Valeriano (tel. 3481526673), Fernanda Cappello di Sequals ([email protected]), Gianni Carpenedo di Maniago ([email protected]), Sandra Carusone di Cavasso Nuovo (tel. 3489204878), Rino Corrado di Cavasso Nuovo ([email protected]), Alfio Del Colle di Travesio (tel. 3398240376), Vincenzo Dinon di Cavasso Nuovo ([email protected]), Gregorio Lenarduzzi di Lestans ([email protected]), Roberto Melocco di Travesio ([email protected]), Giulia Piccolo di Cavasso Nuovo (tel. 042777479), Claudio Sartor di Cavasso Nuovo ([email protected]) ,
Christian Siega di Pinzano al Tagliamento ([email protected]), Claudio e Maria Zambon di Cavasso Nuovo ([email protected]), Federica Zerbato di Colle di Arba ([email protected]).
A parlarci di questa particolare cipolla del Friuli è Serena Ciriani, nel video qui sotto.
Info: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/cipolla-di-cavasso-e-della-val-cosa/