Borgodifiume, albergo diffuso culturale a Fiumefreddo Bruzio (Calabria)
Ospitalità deliziosa, stimolo cognitivo, guida turistica, divulgazione culturale, valorizzazione del territorio: sono tutti elementi che si ritrovano virtuosamente in Borgodifiume, straordinaria ed esemplare esperienza di ospitalità diffusa nel magnifico borgo slow di Fiumefreddo Bruzio, in provincia di Cosenza.
Un sistema che prevede sistemazioni comode in stupendi edifici storici, con un corredo di attività collaterali che consentono di immergersi pienamente nel territorio, per viverlo a fondo anche nello spazio di una breve permanenza.
Iniziative così interessanti da capovolgere la consuetudine, per cui non soltanto si soggiorna qui per vivere il borgo, ma anche l’inverso, poiché c’è chi viene attratto dall’idea di vivere in primo luogo proprio tale esperienza di soggiorno, tanto è appagante sul piano culturale e ludico.
Nella mission di Borgodifiume si parla di “un nuovo approccio all’ospitalità per un turismo sostenibile”, ponendo l’accento su “una figura che diventa centro dell’ospitalità: il tutor; un cittadino, conoscitore del territorio, che (se lo si desidera) accompagna il viaggiatore durante il suo soggiorno nel borgo, per fargli scoprire la vita e la storia del luogo, la sua cultura, le sue particolarità, le sue bellezze e ovviamente il gusto del luogo”.
Ne abbiamo fruito ed è stato davvero un bel percorso, umano e intellettuale, tra i mille racconti e gli stupendi scorsi di questo borgo non a caso inserito tra i più belli d’Italia.
Il sistema alloggiativo si concentra soprattutto nella Residenza d’epoca Vicogranatello che si trova in un palazzo gentilizio del XVII sec., nella piazza di Santa Domenica nel centro storico: “il palazzo è disposto su tre livelli ed è presente un terrazzo panoramico che si affaccia sul borgo e domina il mare e dove in estate è servita la colazione” spiega l’organizzazione, specificando che “nelle nostre camere di charme la pietra è stata mantenuta ovunque e crea un atmosfera calda ed accogliente”.
Camere definite di charme che “all’interno della Residenza d’epoca sono state restaurate con l’intento di preservare l’essenza e il fascino dei tempi lontani: abbiamo ritrovato le antiche travi lasciandole a vista, i mobili sono pezzi unici”.
Da sottolineare l’ottima e abbondante prima colazione ricca di prodotti locali che viene servita al mattino, la quale offre generosamente prelibatezze che vedono l’impiego di materie prime agricole in parte coltivate negli orti della stessa cooperativa che gestisce la struttura.
Senza dimenticare che a Borgodifiume è collegata l’EnOsteria ConVivio, straordinario tempio gastronomico che già di per sé vale il viaggio (http://www.storienogastronomiche.it/osteria-convivio-a-fiumefreddo-bruzio-cs-saperi-e-sapori-di-calabria/).
Ben si comprende allora come non sia un caso che l’intero progetto sia nato da una potente motivazione etica, quale la salvaguardia e il rilancio di questo splendido angolo di Calabria e contestualmente la creazione di opportunità di impiego lavorativo che blocchino l’emorragia migratoria giovanile.
Il visionario che ha partorito il progetto è Raffaele Leuzzi, luminare della medicina, affermatissimo senologo che dopo avere combattuto per anni contro il tumore al seno e a favore della salute femminile, ha deciso di intraprendere anche quest’altra battaglia civile, quella di offrire alle più fresche e motivate forze del posto una ragione per rimanere a Fiumefreddo Bruzio coltivando sogni e progetti concreti.
E c’è riuscito: basta guardare l’entusiasmo e le grandi capacità professionali espresse da tutti i giovani che stanno rendendo Borgodifiume un’eccellenza del turismo culturale ed esperienziale italiano.
Leuzzi ci ha spiegato il progetto nel video che segue.
Info: http://www.borgodifiume.it/