Le pizzine di Briscola a Milano, per fare “pizza sharing”
Si chiama “pizza sharing” e consente di ordinare due pizze più piccole, del diametro di circa venti centimetri, al posto di una convenzionale da circa trenta centimetri, per potere così provare più gusti e condividerli con gli altri commensali: è la peculiarità di Briscola Pizza Society, insieme alla possibilità di scegliere a proprio piacimento gli ingredienti da mettere sul disco.
Le “pizzine” sono servite in coppia, affiancate su un vassoio rettangolare, insieme a una pratica rotella tagliapizza.
La ridotta dimensione del disco mette in evidenza l’impasto, da farine Petra, in una miscela di tipo 0 “a bassissimo valore proteico” e farina integrale che matura per trentotto ore. Un processo che si traduce al palato in un impasto leggero e fragrante, dallo stile di ispirazione napoletana, quindi con un cornicione spesso e una parte centrale di buona umidità.
Anche gli ingredienti di partenza fanno riferimento alla Campania: il Fior di latte (da vaccino intero) e il Pomodoro San Marzano Dop dell’Agro Sarnese Nocerino garantito dal Consorzio e attinto da “confezioni numerate e certificate dal Ministero delle Politiche Agricole”.
Partendo da queste basi classiche, si può scatenare la propria fantasia: i topping comprendono vari formaggi Dop (Grana Padano, Gorgonzola, Taleggio, Pecorino Romano), ma anche la poco consueta ricotta salata di pecora tipica della cucina siciliana, infatti è prevista sulla Eoliana e sulla Norma.
Prima del cambio di menu abbiamo apprezzato anche una versione della Rustica con Crema di zucca, Salsiccia di Norcia e scaglie di Pecorino a crudo.
Il format a Milano conta quattro locali, in via Fogazzaro 9, via Piero della Francesca 31, viale della Liberazione 15 (Porta Nuova) e via Marconi angolo via Dogana (Duomo).
Info: https://www.briscolapizza.it/