Acquavite di Sidro di Mele Whymper 1865, da Maley una scalata all’epica del gusto montano
Difficilmente capita di incontrare tanta concentrazione epica in un bicchiere come sorseggiando l’Acquavite di Sidro di Mele Whymper 1865 prodotta da Maley in Val d’Aosta, poiché ogni stilla di tale favoloso nettare dedicato all’alpinista vittoriano muta in metafora di ciascun singolo passo da lui compiuto per conquistare la sommità del Cervino, tra fatiche immani, fallimenti romantici e tragedie perseguitanti: il collegamento tra i due mondi risiede nella dedica del produttore Gianluca Telloli “a questi uomini figli ed amanti delle stesse montagne e delle stesse valli in cui viviamo e su cui curiamo parte degli stessi meli che 150 anni fa hanno visto tutto questo”.
Sono i meli da cui deriva anche Maley che “è l’antico nome con cui veniva chiamata la mela coltivata in Valtournenche, ai piedi del Cervino ed è uno degli antichi nomi dati al Monte Bianco nella Valle di Chamonix”: oggi indica anche una delle più sensibili e colte aziende italiane, impegnata attraverso i suoi prodotti a promuovere la bellezza del territorio di Brissogne in cui ha la sede, nel cuore della Valle d’Aosta.
Quella di Maley è un’opera non soltanto di valorizzazione paesaggistica bensì anche e soprattutto di tutela della biodiversità, poiché Telloli ha contribuito a salvare dall’estinzione l’armonia dei secolari meli del Monte Bianco e del Cervino come Raventze, Renetta di Antey, Barbelune e Groin de Veau.
Mele tradotte in Sidro e varie declinazioni di questa millenaria bevanda alcolica di immutato fascino.
Fascino che esplode nell’Acquavite di Sidro di Mele Whymper 1865 che prende le mosse da circostanze storiche: “nel 1850 il pittore sud tirolese Théophile Ladner, su incarico del valdostano Jean Baptiste Gal proprietario dei meli Maley ritraeva in uno stupefacente quadro il Cervino visto da Torgnon nel dettaglio appaiono già gli imponenti meli del Greu Maley”, racconta il sito del produttore, aggiungendo che “il 28 agosto 1861 Edward Whymper inglese sale nella Valtournenche e tenta la prima salita al Cervino-Matterhorn: qui incontra la grande Guida Valdostana Jean Antoine Carrel”.
Gli altri sviluppi vedono Whymper che nel 1863 a Chamonix conosce la grande guida Michel Croz e il 24 giugno 1865 da Courmayeur conquista una delle punte delle Grandes Jorasses, mentre il 14 luglio 1865 da Zermatt raggiunge la vetta del Cervino dalla via Svizzera, fino al 17 luglio 1865 in cui da Breuil-Cervinia “Jean -Antoine Carrel compie la prima salita dalla via italiana al Cervino”.
Telloli spiega che si tratta di “Nomi, Valli e Montagne a cui noi apparteniamo”, i quali si intrecciano con il prodotto di cui stiamo qui trattando.
Infatti i meli da sidro Maley “sono piante antiche, varietà salvate dall’oblio del mutare dei tempi e delle mode, molti dei nostri alberi hanno più di un secolo: una decina di essi sono stati piantati addirittura prima del 1865”.
In particolare a Servoz, villaggio della Valle di Chamonix Mont Blanc da cui proviene la famiglia Croz, “alcune di quelle piante hanno visto passeggiare Michel, la grande guida” e ad Antey Saint André “altri meli contornavano l’acquedotto di Pente Perdue nei disegni del giovane incisore ed ambizioso alpinista Edward Whymper”.
Quegli stessi frutti “hanno sovente arricchito i pasti di Jean Antoine Carrel, il padre dell’alpinismo moderno, la guida di Valtournenche che per primo salì in vetta al Cervino-Matterhorn dall’aspro versante sud”.
Inoltre l’anno 1865 “è ritenuto il momento in cui nacque l’alpinismo proprio per il realizzarsi delle prime grandi salite su queste due simboliche vette: è questa la ragione per cui noi di Maley abbiamo voluto dedicare a Whymper ed al 1865 il nostro distillato”.
Distillato che affina per anni in botti con diverse essenze di montagna.
Ne derivano profumi carezzevoli di mela cotta, pera Madernassa e bacche di vaniglia, mantenendo però sempre una certa freschezza.
In bocca si assiste a un bell’ingresso in chiave zuccherina che veicola caramella di carruba, dulce de leche, cotognata, miele di Cisto, pompia candita e avena.
Evidente il riferimento al Calvados, ma qui è maggiore l’espressione del frutto in tutte le sue sfumature.
Nessuno però può raccontare questa storia meglio di chi l’ha assemblata ed esaltata, Gianluca Telloli: imperdibile la sua narrazione nel video sottostante.
Info: https://www.maleymontblanc.com/it/news/acquavite-di-sidro-di-mele-maley-150-anni-di-conquiste
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/maley/