Altare prenuragico di Monte d’Accoddi (Sassari), memoria rituale unica nel Mediterraneo ovest
Si staglia nel verde tempestato di violette dell’aperta campagna del sassarese e il percorso sterrato per raggiungerlo rappresenta quasi un viatico necessario per addentrarsi in un luogo di sacralità ancestrale che mantiene intatto il suo fascino di memoria millenaria: è l’Altare prenuragico di Monte d’Accoddi, monumento frutto di un sincretismo così ricco di singolarità architettoniche e antropologiche da rappresentare un unicum in tutta Europa e nella parte occidentale dell’area mediterranea.
Nelle pagine web della Direzione regionale Musei Sardegna lo si definisce un “complesso”, in quanto oltre alla struttura ad altare “che ricorda nella forma le ziqqurath orientali” tra le “differenti tipologie costruttive impiegate”,…
… annette anche un villaggio “al quale si accede con una rampa di oltre 40 metri di lunghezza”…
… ai cui lati è posta una grande lastra “usata per offerte o per sacrifici”…
… e un “menhir di oltre 4 metri d’altezza”.
Il sito è emerso grazie agli scavi iniziati alla metà del ’900 che “hanno riportato alla luce una serie di imponenti costruzioni, fra le quali due strutture templari sovrapposte pertinenti a fasi culturali tardo neolitiche ed eneolitiche”, con due fasi principali: “una prima databile attorno al 3000 a.C. del cosiddetto tempio rosso che fu in seguito inglobata nella struttura successiva che si data attorno al 2700 a.C.”.
La “più antica frequentazione umana del pianoro di Monte d’Accoddi è da attribuirsi al Neolitico Recente e solo in una fase successiva, con la Cultura di Ozieri del Neolitico Finale (ca 3.500-2.900 a.C.), il sito divenne un insediamento umano legato ad un centro cerimoniale con menhir, lastre sacrificali e blocchi sferoidi dall’incerto significato”.
La visita consente di salire anche sulla vetta al monumento, dalla quale il visitatore sente mancare il respiro di fronte alla vista della meravigliosa fusione tra l’abbagliante semplicità apparente degli elementi naturali e le tracce di misteriosa complessità dell’Uomo che si rivolge al Divino.
Un’esperienza intellettuale di grande importanza favorita da una buona organizzazione gestionale e dalla grande passione divulgativa di chi cura istituzionalmente il sito.
Info: https://musei.sardegna.beniculturali.it/musei/altare-prenuragico-di-monte-daccoddi/